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Concorsone Roma, graduatorie nel cassetto: tutto tace e monta la protesta

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Pier Paolo Filippi
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Monta la protesta degli idonei al maxi concorso del Campidoglio indetto dalla giunta di Virginia Raggi per l'assunzione di circa 1.500 persone. A quasi cinque mesi dalle prove, il procedimento amministrativo non si è ancora concluso, in quanto la maggior parte degli idonei sono ancora in attesa della graduatoria definitiva. Questo nonostante il fatto che il concorso si sia svolto in estate, tra fine giugno e inizio luglio, con una procedura estremamente rapida e con la promessa, avallata anche dal ministro della Pa Renato Brunetta, che i vincitori sarebbero entrati in servizio poco dopo 3 mesi dalla prova. Restano così nell'incertezza quasi tremila concorsisti che hanno superato una procedura che già aveva subito un intoppo a causa di una delle domande del test risultata sbagliata.

Nel dettaglio, restano in attesa della graduatoria 2.779 idonei nelle categorie funzionari amministrativi (444), funzionari amministrativi (146), istruttori amministrativi (1.840), istruttori servizi informatici e telematici (126), istruttori di polizia locale (223). «È un ritardo difficilmente giustificabile e che sta provocando disagi a tutti coloro, in maggior parte giovani, che speravano che si trattasse dell'occasione per iniziare una carriera al servizio della collettività e che, invece, si vedono parcheggiati in un limbo dove non si ha alcuna certezza né informazione», dicono gli idonei della categoria concorsuale FamD (funzionari amministrativi), che si sono riuniti in un comitato spontaneo per portare avanti questa battaglia. Un grido d'aiuto, quello degli aspiranti lavoratori comunali, che attraverso un'opera di «mail bombing» è stato rivolto a diversi politici di Roma così come al capo di Gabinetto e alla segreteria del sindaco Gualtieri. Il ritardo sul concorsone però non può essere imputato, se non in piccola parte, alla nuova amministrazione, come invece ha fatto l'ex assessore al Personale della giunta M5s, Antonio De Santis.

«Nella precedente consiliatura è stato programmato con grande attenzione il ricambio generazionale dell'ente», aveva scritto pochi giorni fa su Facebook De Santis, annunciando una mozione per sollecitare la pubblicazione delle graduatorie, «Gualtieri dia continuità a questo percorso, subito. Il lavoro è stato già fatto, sarebbe un peccato perdere il tempo che si è guadagnato in precedenza, bisogna solo schiacciare il pulsante». Peccato che quel pulsante avrebbe potuto e dovuto premerlo lui stesso, visto che lo scorso 29 settembre in piena campagna elettorale per le Comunali, tra l'altro in maniera poco opportuna dal momento che era candidato, aveva annunciato la pubblicazione delle prime due graduatorie relative ai profili di funzionario assistente sociale e funzionario servizi tecnici. Da allora, e fino a quando è restata in carica ossia alla metà di ottobre, l'amministrazione pentastellata è rimasta inerte, salvo ora esercitarsi nello scaricabarile verso la nuova amministrazione.

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