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Non bastava il Covid. Focolaio di aviaria in un allevamento di volatili a Ostia Antica

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Non bastava la pandemia da Covid, ora c'è anche l'allarme aviaria. E' stato trovato un focolaio in un allevamento di volatili a Ostia Antica. Sono scattate le misure di sicurezza, con controlli a tappeto e la creazione di una zona di protezione (con raggio di 3 km) e una di sorveglianza (con raggio di 10 km). «È un ceppo grave, è un fatto di una certa rilevanza e per questo siamo intervenuti in maniera molto tempestiva e rapida con interventi molto rigorosi. Ovviamente c’è un monitoraggio non quotidiano ma ad horam della situazione - ha spiegato il governatore il governatore Nicola Zingaretti - È la prova che i controlli servono e funzionano. È stato importantissimo intervenire immediatamente, come per il Covid nel Lazio è stato importantissimo intervenire prima».

«A seguito dei regolari controlli relativamente all’insorgenza di una mortalità anomala nell’ambito di un allevamento avicolo non commerciale - si legge nella nota dell’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato - è stato rilevato un caso di virus di influenza aviaria in campioni di volatili. Il rapporto del centro di referenza nazionale dell’Istituto Zooprofilattico conferma l’insorgenza di un focolaio di influenza aviaria di sottotipo H5 HPAI nell’allevamento avicolo rurale non commerciale sito nel Comune di Roma, Asl Roma 3, località Ostia Antica». D'Amato ha spiegato che «sono interessati circa 35 piccoli allevamenti che devono rispettare l’ordinanza. La situazione è sotto controllo, ma ci sarà dalle prossime ore una task force che dovrà attuare le strette misure dell’ordinanza a cui non possono esserci deroghe».».

È stata disposta un'ordinanza dal Presidente della Regione Lazio per adottare misure straordinarie: «Istituzione di una zona di protezione con raggio di 3 Km dall’allevamento sede di focolaio di influenza e una zona di sorveglianza con un raggio di 10 Km. Tutti gli allevamenti dovranno essere verificati. Sono state distinte le misure da applicare nelle zone di protezione (3 km) e nelle zone di sorveglianza (10km). Non sono ammessi senza l’autorizzazione del veterinario l’ingresso e l’uscita da un’azienda di pollame, altri volatili in cattività o altri mammiferi domestici. Chiunque entri o esca da un allevamento deve rispettare opportune misure di biosicurezza, tutte le carcasse dei volatili morti sono distrutte immediatamente, i veicoli e le attrezzature utilizzate per trasportare pollame sono sottoposti senza indugio a procedure di disinfestazione, così come tutti i veicoli utilizzate dal personale o da altre persone.

Sono vietati il trasporto di carne di pollame, la movimentazione e il trasporto tra aziende, su strada, e l’introduzione e l’immissione di selvaggina. Sono vietate fiere di pollame e altri volatili. Tutte le misure restano in vigore per almeno 21 giorni dopo l’esecuzione della disinfestazione del focolaio». L’ordinanza è immediatamente esecutiva e viene notificata al sindaco di Roma Capitale e al Sindaco di Fiumicino, nonché alle stazioni di Carabinieri e alle altre Forze di Polizia. I contravventori saranno puniti ai sensi dell’art 163 del regolamento di polizia veterinaria e denunciati alla autorità giudiziarie. È stato dato mandato alla Asl Roma 3, con il supporto dell’Istituto Zooprofilattico, di verificare l’immediata attuazione delle disposizioni e i relativi controlli.

«Il nostro territorio  rientra in entrambe le zone - ha precisato il sindaco di Fiumicino Esterino Montino - Una parte molto ridotta di Isola Sacra (a ridosso del Ponte della Scafa) è in zona di protezione, mentre quella di sorveglianza include anche Focene e la zona di Maccarese compresa tra le due piste dell’aeroporto. La situazione è sotto controllo». «Tutti gli allevamenti che rientrano in queste aree dovranno essere verificati. In ogni caso, come spiega l’ordinanza, non sono ammessi senza l’autorizzazione del veterinario l’ingresso e l’uscita da un’azienda di pollame, altri volatili in cattività o altri mammiferi domestici. Chiunque entri o esca da un allevamento deve rispettare opportune misure di biosicurezza, tutte le carcasse dei volatili morti sono distrutte immediatamente, i veicoli e le attrezzature utilizzate per trasportare pollame sono sottoposti senza indugio a procedure di disinfestazione, così come tutti i veicoli utilizzate dal personale o da altre persone - sottolinea il sindaco - Sono vietati il trasporto di carne di pollame, la movimentazione e il trasporto tra aziende, su strada, e l’introduzione e l’immissione di selvaggina. Sono vietate fiere di pollame e altri volatili». «Tutte le misure previste dall’ordinanza restano in vigore per almeno 21 giorni dopo la disinfestazione del focolaio - conclude Montino - Chiunque possieda polli, colombi, oche, papere o altri volatili, contatti la Asl veterinaria per avere indicazioni precise su come comportarsi».

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