Ardea, maxi-blitz dei carabinieri alle Salzare: pioggia di arresti per i roghi tossici al cimitero delle auto rubate
Indagini sugli incendi tossici, valanga di arresti sul litorale romano. Una maxi operazione dei carabinieri, ancora in corso, è scattata questa mattina all'alba ad Ardea, nella zona delle Salzare per contrastare i tanti roghi tossici che puntualmente si registrano in un'area di oltre 700 ettari, dove vivono grandi comunità di stranieri in condizioni pietose e di estremo degrado. Proprio qui, nella nuova terra dei fuochi del litorale, ad agosto si sono registrati diversi incendi, a poche centinaia di metri di distanza dal centro abitativo di Tor San Lorenzo. Una zona ribattezzata da molti cittadini "zingaropoli", nota ai residenti anche come "cava" o "cimitero delle auto rubate" dove la delinquenza regna sovrana, dove tutti i giorni arrivano segnalazioni di residenti costretti a chiamare agenti della polizia locale, forze dell'ordine, volontari di protezione civile e vigili del fuoco a causa dell'aria stagnante e delle nubi tossiche che si vengono a creare.
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Un fenomeno che si ripete da anni e che fino ad ora nessuno è riuscito a bloccare. Una vera e propria bomba ecologica che coinvolge anche molti bambini, nomadi abbandonati a sé stessi. Sono anni che vengono presentate denunce ed esposti, con tutte le iniziative di contrasto al fenomeno, fallite o cadute nel vuoto. Più di 15 i mezzi, ed oltre quaranta gli uomini dell'Arma, diretti dal Capitano Giulio Pisani, comandante della Compagnia di Anzio, oggi stanno partecipando all'operazione, per mettere la parola fine ad un'attività criminale che costituisce un grave problema di sicurezza, e ora anche di salute, per l'intera comunità. E così dall'alba, la zona è stata completamente blindata, un vero e proprio assetto da guerra con mezzi speciali, cani antidroga e un elicottero. In corso da ore identificazioni di decine di persone e perquisizioni nelle case, dalle quali stanno emergendo illeciti di varia natura e tantissimi arresti.
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L'operazione si svolge a seguito delle indagini iniziate già da settimane su ordine della procura e intervento della prefettura che ha colto con attenzione l'accorata richiesta di aiuto del Sindaco, Mario Savarese a seguito del susseguirsi degli incendi dolosi che hanno procurato enormi danni e preoccupazione per la salute dei cittadini per via dei fumi tossici sprigionati dalle fiamme. "Ringrazio il signor Prefetto, il Procuratore Capo di Velletri, il Capitano Giulio Pisani, che sta dirigendo le operazioni, e la tenenza di Ardea del Capitano Calabresi - scrive su Facebook il sindaco di Ardea, Mario Savarese -. La città sente forte il bisogno di sentirsi protetta dalle forze dell'ordine. Gli incendi di questa estate non sono stati fenomeni isolati ma evidentemente orchestrati per fini delittuosi che vanno oltre il semplice furto o smaltimento illecito di rifiuti". Una situazione estremamente delicata con molte vetture gettate all'interno di anfratti e zone impervie. Si tratta di mezzi sia di piccola che di grossa cilindrata, perlopiù rubati, privi di targhe, depredati e dati alle fiamme. Con loro anche montagne di rifiuti speciali di ogni tipo.
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