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Ora pure Gualtieri va a caccia dell'estrema destra. Sallusti lo impallina: invece di pensare ai cinghiali...

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A maggio ospite di Otto e mezzo il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri dichiarava che il suo primo atto da sindaco di Roma sarebbe stato "chiamare il tavolo per il Giubileo del 2025". Certo, l'annuncio appariva un po' lunare in una città sommersa dai rifiuti e dalle emergenze. Ebbene, cambiano i temi sulle prime pagine dei giornali di sinistra e cambiano anche le priorità di Gualtieri che si sintonizza sulla caccia al "fascista" a poco più di una settimana dal ballottaggio che lo vedrà opposto al candidato del centrodestra Enrico Michetti. 

 

Ebbene "Michetti, ha annunciato che se vincerà le elezioni la prima cosa sarà sgomberare CasaPound, lo stabile del rione Esquilino dal 2003 occupato dall'omonimo movimento politico di estrema destra. Non conosco i giovani di Casa Pound, non mi stanno simpatici e tanto meno mi piace chi occupa case. Certo è che ci vuole tanta, ma tanta stupidità - e dire che questo signore è stato pure ministro dell'Economia - a ritenere CasaPound la prima emergenza di Roma", scrive Alessandro Sallusti sabato 9 ottobre nel suo editoriale su Libero. 

 

La contraddizione è lampante. "Uno si aspetta che un aspirante sindaco prometta che la prima cosa che farà sarà sgomberare Roma dall'immondizia che la soffoca, dai cinghiali che la invadono, dai bivacchi di immigrati i cui falò incendiano i ponti storici. No, a Gualtieri tutto ciò poco importa, lui vuole sgomberare CasaPound".

 

"Ma già che c'è con questo piglio legalitario consigliamo a Gualtieri, anzi ci auguriamo, che non si fermi lì. E che, per esempio, proceda a sgomberare anche il mega stabile di via Santa Croce in Gerusalemme occupato per anni da 450 persone in prevalenza immigrati e diventato di recente famoso perché l'elemosiniere del Papa, il cardinale Krajewski, si calò di persona nella centralina elettrica per ripristinare la corrente nell'immobile che era stata tagliata a fronte di una bolletta non pagata di trecento mila euro", scrive Sallusti in relazione agli Spin Time Labs di Roma celebrati dalla sinistra e su cui Sabina Guzzanti ha recentemente fatto un film. 

 

"Attenzione però, sugli sgomberi nel Pd non c'è unanimità di giudizio", commenta Sallusti ricordando il caso di Beppe Sala a Milano. Il sindaco ha detto che "i centri sociali non sono il male assoluto, fanno cultura e aggregazione". "Dimenticavo che Sala si riferiva ai centri sociali di sinistra, lì l'illegalità - come nel caso degli immigrati - è ammessa, protetta e giustificata. Non resta che sperare che Gualtieri - di recente sgomberato dal governo per lasciare il posto a uno bravo - sia sgomberato dai romani prima che li trascini ancora più giù. Come si dice: al peggio non c'è mai fine". 

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