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Botox taroccato a prezzi stracciati. Ritocchini pericolosi, perquisizioni e sequestri dei Nas

Elena Ricci
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Trattamenti estetici a basso costo, realizzati in casa da cittadini cinesi, a domicilio o in centri estetici improvvisati, con un gravissimo rischio per la salute di chi vi si è sottoposto. È la scoperta che hanno fatto i militari del nucleo carabinieri AIFA e Nas della Capitale, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli di Fiumicino, con la direzione antifrode di Roma. 
Le indagini sono partite nel corso dell’estate, con l’intercettazione e l’analisi di una partita di 30 fiale di botox, provenienti dalla Cina. 

 

Le fiale intercettate e sequestrate, riportavano il marchio di una nota ditta nel panorama cosmetico, ignara del tutto. I medicinali, infatti, erano completamente contraffatti e la filiera di produzione ignota. Da quel sequestro iniziale sono partite le indagini per capire la destinazione di quelle fiale. In questo modo i carabinieri hanno scoperto che erano destinate ad alcune abitazioni di cittadini cinesi a Fiumicino, adibite a centro estetico. 

 

I militari giunti ieri mattina sul posto, hanno trovato nelle case interessate, altre 42 fiale di botulino con marchio contraffatto e 98 confezioni di altri farmaci, sempre utilizzati nel campo della chirurgia estetica, di provenienza ignota.

Tra questi vi erano acido ialuronico e acido ascorbico, utilizzati prevalentemente nei trattamenti antirughe e per la distensione della pelle del viso, o per trattamenti filler e lipofiller su labbra e seno. Si tratta di interventi di chirurgia estetica che solitamente vengono eseguiti presso degli ambulatori autorizzati e sterili e che hanno un costo (nei centri a norma) a partire dalle 150 euro fino a 500 euro. Prezzi che, se ribassati di molto, diventano appetibili ma con grossi rischi per la salute, considerando che si tratta di farmaci di provenienza e lavorazione ignota, che vengono direttamente iniettati sotto pelle e che oltre a reazioni allergiche gravi, possono causare danni irreversibili. Per non parlare poi di alcuni di questi interventi di chirurgia estetica che richiedono un’anestesia a livello locale. Tra i medicinali sequestrati infatti, i carabinieri hanno trovato anche della lidocaina, la sostanza anestetica utilizzata per alcuni dei trattamenti. Inoltre, nelle abitazioni sono state trovate siringhe, aghi da iniezione, fili per i punti di sutura e addirittura un bisturi elettrico. Tutto il materiale sequestrato e le apparecchiature mediche ritrovate, hanno un valore complessivo di oltre 30mila euro. 

 

I medicinali e le attrezzature venivano impiegati dai cittadini cinesi nella loro abitazione, con stanze e uffici dedicati ad ogni tipo di trattamenti o a domicilio per effettuare trattamenti low cost, senza alcuna autorizzazione e potenzialmente dannosi per i fruitori finali. La posizione delle persone coinvolte è al vaglio della magistratura.

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