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Con la vittoria di Gualtieri al ballottaggio ci saranno i difensori dei clandestini e della droga

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Evocano fantasiosi spettri del nazifascismo per attaccare un candidato civico come Enrico Michetti, quando in casa hanno l’estrema sinistra “in carne e ossa” dei centri sociali della droga libera, delle politiche gender e del femminismo più intollerante. In caso di vittoria di Roberto Gualtieri al ballottaggio, infatti, tornerebbe in Aula Giulio Cesare anche la sinistra più estrema, quella già vista all’opera negli anni passati con Gianluca Peciola e Andrea Alzetta. A “lottare” per occupazioni abusive e difesa a oltranza degli immigrati clandestini questa volta sarebbero Alessandro Luparelli e Michela Cicculli, i due candidati più votati della lista di Sinistra civica ecologista con circa 2.400 voti a testa. In base alla ripartizione de seggi, infatti, saranno loro a trovare posto nell’Assemblea capitolina nella maggioranza di Roberto Gualtieri. Candidati in tandem, insieme hanno fatto propaganda nelle scorse settimane per il referendum sulla cannabis legale.

 

 

Il primo, Luparelli, proviene dal centro sociale occupato Spartaco. Ha fondato la Consulta Ina case-Quadraro aderente alla “Comunità Territoriale” del X e poi VII Municipio per poi dar vita all’associazione “Cinecittà bene comune”. Gli slogan cono quelli che accomunano tanti esponenti della sinistra più ideologizzata: no all’edilizia; uso sociale dei beni e degli spazi pubblici; solidarietà a prescindere con gli immigrati; droga libera per tutti. Con lui potrebbe esserci anche Michela Cicculli, assessora uscente alle Politiche di genere, giovanili, bilancio e memoria del Municipio VIII. Nel curriculum oltre dieci anni di attivismo al centro sociale La Strada di Garbatella e della Casa delle donne Lucha y Siesta. L’obiettivo politico? “Mettere in discussione le istituzioni ancora fortemente partriarcali”, ha detto in una recente intervista. Non potevano mancare le politiche di genere che Cicculli, già titolare di una delega specifica in Municipio, intende portare anche nelle scuole. Posizioni estreme dunque da parte di entrambi, posizioni che negli anni hanno portato anche a scontri con il centrosinistra di Rutelli, Veltroni e Marino ma sulle quali Gualtieri, per qualche voto in più, ha chiuso non uno ma entrambi gli occhi.

 

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