candidati in guerra

Calenda ridicolizza Gualtieri. E scoppia la polemica sul sondaggio del Pd

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La campagna elettorale a Roma sta dimostrando quanto l’area del centrosinistra sia oramai scompaginata. E i duelli di questi giorni tra Pd e Carlo Calenda continuano ad allargare il solco. Oggi, il candidato sindaco di Azione è tornato ad attaccare a testa bassa i dem, con un video social. “Il partito democratico sta facendo circolare ora nelle liste broadcast, in spregio alle normative sui sondaggi”, una rilevazione “affidata ad un’agenzia sconosciuta, dove non si sa neanche il campione che hanno preso, e ovviamente dice che Gualtieri è Obama”.

Calenda poi punta il dito contro “gli attacchi scombiccherati di molti dirigenti sugli apprezzamenti di Giorgetti”. E poi, il candidato di Azione se la prende con i vertici Pd sul territorio: “le persone che controllano la classe dirigente, Bettini, Astorre e Mancini, sono un problema. Nulla dice di più agli elettori di come si conduce una campagna elettorale. Questi atti che si collocano tra il colpo basso e la disperazione dovrebbero dire molto sulla qualità della classe dirigente”.

  

Infine, lancia un appello a Roberto Gualtieri: “inutile che dici ‘non mi interessa polemizzare con Calenda’ e poi mandi avanti quattro scherani. La prossima volta vieni all’unico confronto televisivo a cui non ti sei presentato a discutere delle tue idee, convinci le persone delle tue idee. Sei anche una persona per bene, non c’è bisogno tu ti faccia prendere la mano da Bettini, Astorre Mancini”. Insomma, oramai la rotta di allontanamento tra Calenda (peraltro eletto nelle file dem alle Europee) e Pd sembra irreversibile, così come il progetto di centrosinistra largo. 
(di Pietro De Leo)