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Pd, prove del caos a Roma. I cantieri mandano in tilt il traffico

Alessio Buzzelli
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Quasi mezz’ora di auto per percorrere il tratto che va da viale Ippocrate fino a via Livorno, distanti l’una dall’altra appena 900 metri. Questa la tragica fotografia del traffico nei dintorni di piazza Bologna, letteralmente impazzito a causa dei lavori di rifacimento del manto stradale voluti dal Municipio II e iniziati ieri mattina proprio intorno alla grande piazza del quartiere Nomentano. Lavori che si protrarranno, verosimilmente, almeno fino a venerdì. Saranno dunque tre giorni di passione quelli che dovranno vivere i residenti e i commercianti della zona, costretti ad affrontare disagi di ogni genere tra strade chiuse, traffico in tilt, calo dei clienti, rumore assordante e chi più ne ha più ne metta. Anche se già a partire dalla mattina di ieri il livello di sopportazione era ben oltre la soglia di guardia, soprattutto tra gli esercenti della piazza e delle vie limitrofe - come via Livorno, via Lorenzo il Magnifico e via Michele di Lando - tutte parzialmente chiuse al traffico per permettere lo svolgimento dei lavori.

 

 

«Oggi qui è un delirio – ci ha raccontato la proprietaria di una pizzeria su via Lorenzo il Magnifico: per parcheggiare stamattina ci abbiamo messo quasi un’ora e i fornitori che devono scaricare qui in negozio stanno impazzendo per il traffico e le deviazioni, tanto che sono i ritardo di diverse ore. Nessuno ci aveva avvertito. Ma perché fare questi lavori ora – si è chiesta sconsolata la donna – e non, per esempio, ad agosto, quando qui era tutto deserto?». Ed è proprio questa la domanda che nella zona risuona più frequentemente: tutti si chiedono perché proprio ora, con la città in piena riapertura, scuole comprese, e non prima, quando i disagi sarebbero stati molti meno. E se i più smaliziati trovano la risposta nella classica «mossa elettorale», altri semplicemente, non riescono a capire. «Stamattina – ci ha spiegato il gestore di un burger shop – è stato difficile persino parcheggiare lo scooter e con le consegne siamo in grave difficoltà. Diciamo che, a voler essere buoni, la tempistica di questi lavori, che pure servivano, è abbastanza sbagliata». Insomma, dice la vox populi, ben vengano i lavori, ma non adesso: «Avrebbero potuto farli ad agosto – ha rincarato la dose il proprietario dell’edicola che si affaccia proprio sulla piazza - ma volendo anche ad inizio settembre, periodo in cui c’era comunque meno gente, o anche in questi giorni, magari di notte o nel week end. Di certo non ora e non così, senza comunicare niente prima ai cittadini».

 

 

Oltre ai disagi dovuti al traffico, però, per i commercianti c’è anche il non trascurabile problema della diminuzione del numero dei clienti, come ci ha raccontato, con una certa amarezza, una parrucchiera di via Michele di Lando. «Solo oggi ho avuto ben sette disdette e sono qui a girarmi i pollici. Ma perché ora? Sono 17 anni che abito qui e non ho mai visto una cosa del genere. Manca uno sciopero dei mezzi e poi siamo al completo». «Oggi manca il cliente di passaggio – ci ha confessato uno storico pasticcere – è normale. Io sono felice che stiano rifacendo l’asfalto, il momento però non è quello giusto. Ma questa città è strana: qui la via della ragione è sempre la più contorta, invece di essere quella più semplice».

 

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