Omnibus, Virginia Raggi demolita dalla giornalista: "Su rifiuti e cinghiali..." Disastro in tv
Cinghiali e spazzatura: Virginia Raggi fa lo scaricabarile e la giornalista Alessandra Sardoni la demolisce a “Omnibus”, il talk del mattino di LA7, mercoledì 22 settembre. Nel corso dell’intervista, la sindaca uscente di Roma, in vista del rush finale per le elezioni amministrative di metà ottobre, difende i suoi 5 anni alla guida della capitale e rivendica i suoi successi: “Abbiamo cacciato da Ama quelli entrati con parentopoli. Abbiamo preso spazzini che faranno questo lavoro e non altro. Gli spazzini non si vedevano perché tra quota 100 e pensionamenti erano andati via, raccoglieranno di nuovo i rifiuti e abbiamo nuovi cassonetti”.
La conduttrice Sardoni è scettica: “Quindi vedremo di nuovo spazzini per strada, ma poi dove li portano questi rifiuti?” e Raggi ancora una volta ributta la palla nel campo della Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti (PD): “E’ un tema di competenza regionale. Le Regioni devono garantire la rete impiantistica. Nel Lazio ci sono due discariche: Viterbo e Civitavecchia che però chiuderà tra poche settimane. In Lombardia invece hanno trenta impianti. Non solo Roma, ma anche Latina, Ardea, Ponza, Anzio hanno sindaci che non sanno dove smaltire i rifiuti. La Regione vuole solo discariche ma non le ha aperte”. La conduttrice la incalza: “Sta dicendo che è colpa degli altri…dice che lei assume spazzini, ma il resto spetta a Zingaretti…”. Virginia Raggi balbetta e si butta sul suo cavallo di battaglia: il risanamento dei conti dell’Ama che per 13 anni ha presentato bilanci falsi: “Tutti quelli che mi hanno preceduto non se ne sono accorti e non ci hanno messo mano”.
La conduttrice però riporta il primo cittadino sui fatti reali, sulla quotidianità e la mette alle strette: “La questione dei cinghiali non è cosa da poco. Vita vissuta. Questa mattina mentre arrivavo qui in taxi, il tassista si lamentava di aver incontrato un branco di cinghiali, era preoccupato. La sua strategia sembra quella di dire: questo è colpa della Regione, sui cinghiali abbiamo fatto un esposto, ma come mai il problema dei cinghiali, come quello dei rifiuti, che sono problemi reali, non li ha risolti con la Regione fin da subito?”. Raggi ricorda di essere stata accusata di un episodio di aggressione da parte dei cinghiali a una donna non avvenuto a Roma, come a dire che la situazione non è così drammatica e Sardoni la ferma: “Che ci siano anche a Roma è vero!”.
I cinghiali sono diventati i veri bulli di Roma Nord
La sindaca però tira dritto: anche i cinghiali sono un problema regionale e che l’istituzione guidata da Zingaretti non ha voluto sottoscrivere il protocollo proposto dal Comune per risolvere lo scempio. Alessandra Sardoni non si accontenta della risposta e la inchioda: “Quindi ci sta dicendo che la sua azione nei confronti della Regione è stata debole in questi anni?”, “No che la Regione è stata inerte. Punto” replica stizzita Raggi passando a un po’ di campagna elettorale sulla bontà delle misure adottata per implementare i trasporti a Roma. La sindaca respinge al mittente anche l’accusa di non aver presentato progetti per i finanziamenti europei del PNRR e si descrive come il sindaco che ha condotto 3 milioni di romani fuori dalla pandemia, ha risanato i conti come ha certificato “Standard&Poors” e ha fatto tornare gli investitori esteri. Sardoni chiosa con una frecciatina: “La sua linea è chiara. La colpa su Atac e Ama, trasporti e rifiuti, è della Regione”.