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Scuola nel caos, parte la caccia alle mascherine Fca

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Valentina Conti
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Ci mancava solo la caccia alle mascherine facciali Fca farlocche negli istituti del Lazio. Come se nell’atteso giorno del ritorno sui banchi in presenza, con tutto il da farsi tra le mani, ai dirigenti scolastici e al personale da essi delegato non bastasse la grana dei Green pass da controllare (previsto perfino per i genitori degli alunni che entrano, ultimissima "chicca"), la grande novità di quest’anno scolastico, il terzo in epoca Covid. Alcuni istituti romani si sono attivati già da ieri, nel giorno di festa, sulle verifiche sui due lotti consegnati e non conformi (00914086180 e 00914086190). Negli altri stamattina, assieme al trillo della campanella - da prima delle 7.30, quando dovrebbe materializzarsi sul sistema Sidi la famigerata piattaforma informatica in grado di agevolare sulle certificazioni verdi - scatteranno anche i controlli sui numeri dei dispositivi di protezione individuale distribuiti erroneamente alle scuole italiane. E se malauguratamente si trovassero, allora lo step successivo, come da disposizioni inviate, sarebbe quello di non utilizzare le eventuali giacenze e di “quarantenarle”, informando il Ministero della Salute. Espressione, quest’ultima, che fa sgranare letteralmente gli occhi a presidi e addetti del settore. «Nelle scuole si sta cercando di fare i controlli. Al momento, vista la situazione, controlliamo a mano a mano le mascherine che distribuiamo», aggiorna Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio e dirigente scolastico del Liceo Isacco Newton di Roma, quartiere Esquilino. L’allarme risuona forte nelle scuole romane e del territorio.

Nella Capitale c’è smarrimento. «Ho fatto fare i controlli: a noi non sono arrivate - afferma Rossella Sonnino, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Regina Elena - ma ho detto ai collaboratori scolastici di vigilare, perché magari sono ancora in consegna se non sono state tutte tolte. Al Ministero dell’Istruzione c’è un ufficio preposto per le segnalazioni di questo tipo, se per caso le trovassimo dunque segnaleremo». «Anche lo scorso anno - racconta la preside - ci sono stati casi di colleghi a cui sono arrivate mascherine non corrispondenti allo standard o casi in cui sono stati gli stessi ds ad accorgersi di anomalie, e sono scattate le segnalazioni». «Sicuramente le nostre sono ancora tutte in deposito, non sono state né smaltite né usate», dice Stefano Sancandi, già dirigente scolastico del Liceo Primo Levi a Vigna Murata, da quest’anno in pensione. Alla nuova ds il compito di districarsi tra i codici da scovare in mezzo alle altre incombenze a cui far fronte nel giorno dello start delle lezioni. «Non abbiamo avuto il tempo materiale di controllare, al momento daremo solo le mascherine nuove arrivate», riferisce Antonio Palcich, ds del Liceo Enriques di Ostia. «Intanto distribuiremo quelle regolari - si accoda Maria Chiara Gallerani, ds dell’istituto Colombo di via Panisperna, in centro storico - faremo controlli accurati». (Valentina Conti)

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