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Camion bloccati e proteste. Rivolta dei cittadini di Albano contro i rifiuti

Marco Silvestroni (Fratelli d'Italia): solidarietà a queste persone, stanno subendo i soprusi della sinistra

Massimiliano Gobbi
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Sale la tensione alla discarica di Albano, cittadini sdraiati davanti ai  camion dei rifiuti provenienti da Malagrotta. L'aria ai Castelli Romani è sempre più pesante, con cittadini in presidio e associazioni che per tutta la giornata hanno presidiato l'area davanti ai cancelli della discarica, in un sit in di protesta contro la sindaca di Roma Virginia Raggi, accusata di aver voluto rimettere in funzione l'impianto per logistiche prettamente "elettorali". 

Fin dalle prime ore del mattino sono continuate accese proteste e blocchi stradali con cittadini che si sono sdraiati in mezzo alla strada per impedire l’ingresso dei camion carichi di rifiuti romani.  Minuti di forte tensione, ripristinata solo dopo un intervento delle forze dell’ordine schierate in assetto di guerra per ripristinare l'ordine pubblico. Chiusa parzialmente anche la via Ardeatina. 

Sulla questione, è intervenuto anche Marco Silvestroni, deputato e presidente della Federazione di Fratelli d'Italia della Provincia di Roma.

“I momenti di tensione vissuti oggi davanti la discarica di Roncigliano non possono passare inosservati. I cittadini stanno subendo i soprusi di una sinistra che si pulisce la bocca con la parola ambiente e poi qui ad Albano, e questo ne è un solo esempio, sta creando un disastro ambientale. Mi corre l’obbligo di esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza agli abitanti dell’area e confermare il mio impegno, a fronte della pessima gestione di questi decenni da parte della sinistra, insieme a tutti i dirigenti di Fratelli d’Italia che si stanno battendo fortemente con i cittadini del territorio contro la discarica, a trovare in tempi brevi una soluzione a questa drammatica situazione". 

"È inconcepibile - aggiunge il deputato - che la provincia debba subire un’aggressione ambientale di queste dimensioni per colpa di Roma. Gli effetti della mancata gestione dei rifiuti del sindaco Virginia Raggi si sommano all’incapacità di Nicola Zingaretti, che in otto anni di governo della Regione Lazio non è stato capace neanche di immaginare un piano rifiuti che possa avvicinarsi minimamente ad una gestione del territorio in linea con le normative europee. Un fallimento ingiustificabile e vergognoso, frutto dell’alleanza tra Pd e M5S che, dopo aver portato la capitale d’Italia in una situazione di allerta per emergenza sanitaria, intende riversare su tutte le province della regione i proprio rifiuti, con Albano Laziale e Viterbo a fare da pattumiere, ma già si ipotizzano nuovi siti come, ad esempio, Guidonia. 

"Dovere degli amministratori dovrebbe essere occuparsi del bene dei cittadini - conclude Silvestroni - questo significa verificare se ci sono rischi per la salute, significa che una città come Albano non può assolutamente tollerare una discarica. Pretendo che vengano forniti al più presto i dati dell’ARPA e del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri per verificare che cosa viene sversato nella discarica oltre che lo stato dei pozzi sotto il suolo vicino al quale vivono persone. Credo che ci debbano essere le possibilità di cercare una soluzione che consenta di difendere la salute e l’ambiente. Sono sintesi che si possono trovare chiaramente, serve un’amministrazione forte e coraggiosa e non che si giri dall’altra parta o continui a fingere il ruolo di vittima”.

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