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Banchi a rotelle in soffitta: poco funzionali. Il disastro e lo spreco di soldi di Lucia Azzolina

Valentina Conti
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Il prossimo anno scolastico in presenza per gli studenti del Lazio comincerà in solitaria, senza compagno di banco. Rispetto al precedente l’unica novità in termini organizzativi, come pure rimarcato dai capi di istituto della regione, sono infatti i banchi singoli. I monoposto alle superiori hanno sostituito i banchi biposto finiti al macero (quelli troppo vecchi) o stoccati nei magazzini di Città Metropolitana di Roma Capitale e nei ripostigli delle scuole (quelli ancora in buone condizioni). Banchi singoli, dunque, e pure a rotelle. Ma che fine hanno fatto proprio le sedute di ultima generazione volute dall’ex Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina? Ne sono state acquistate in tutta Italia oltre 434mila, per una spesa complessiva sostenuta dalla struttura commissariale pari a 400 milioni di euro. «Un investimento non legato al Covid», come precisato dall’ex titolare del Dicastero di Viale Trastevere.

 

 

Nei plessi del territorio dove sono arrivate vengono utilizzate perlopiù nelle aule più piccole o sono finite nei laboratori in attesa di essere impiegate per scopi più innovativi a passata emergenza sanitaria. Bypassando i «casi-limite» di istituti che li hanno riposti nei depositi aspettando nuova vita. I video su TikTok dei ragazzi in mascherina che fanno il banco-scontro con i banchi a rotelle comunque non si sprecano, e non pochi denunciano scomodità e dolore alla schiena. I numeri della Capitale ricalcano il trend nazionale, dove una stima approssimativa proveniente da fonti ministeriali parla del 50% dei famigerati banchi che non viene per ora usato. Dato che replica, discostandosi non di molto, nelle regioni del Centro come il Lazio. Ad onor del vero, non sono stati imposti a nessuno. Ma va da sé che per il rientro in classe con il distanziamento da rispettare, secondo le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, anche inferiore del previsto laddove si renderà necessario a differenza dello scorso anno (e con di nuovo il ricorso alla Dad incombente), la scelta dell’allestimento delle aule, che già da adesso manda in fibrillazione i dirigenti scolastici, ricade sui banchi monoposto tradizionali.

 

 

Nella maggior parte delle situazioni, dunque, le sedute new style andranno rispolverate per il futuro. Assieme ai biposto che torneranno anch’essi a riveder le aule. «I banchi a rotelle sono stati chiesti dalle scuole - spiega Mario Rusconi, neoeletto presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma e vicepresidente vicario della sezione del Lazio – perché alcune scuole superiori già li avevano e li hanno molto propagandati per la loro funzionalità. Per come è andata, probabilmente, da parte del Ministero ci sarebbe dovuta essere una più accorta conduzione della questione. Le scuole i banchi li hanno, con le rotelle e non, ma il punto è un altro – chiarisce il numero uno di ANP Roma - rischiamo di non avere gli studenti a settembre perché staranno a casa, visto che il distanziamento non si potrà mantenere. Serve muoversi in modo incisivo sul fattore spazi aggiuntivi nella Capitale, pure sfruttando immobili ad oggi in disuso».

 

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