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Come sotto Nerone: Roma sta bruciando. Roghi ovunque e mezza città in fiamme

Elena Ricci
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Con l’innalzamento delle temperature che hanno sfiorato ieri i 37°C, diversi sono stati gli incendi divampati in diverse zone della Capitale. Una vera e propria emergenza che preoccupa i cittadini e che ha visto i vigili del fuoco impegnati per domare i roghi. Un incendio piuttosto vasto è divampato ieri a Castel San Pietro Romano, in zona Monti Prenestini. Le fiamme molto alte si sono propagate velocemente avvolgendo quasi le abitazioni che sono state evacuate. Fortunatamente non si sono registrati feriti ma l’ampiezza del rogo ha richiesto l’intervento dei canadair dei vigili del fuoco. Sul posto, oltre alle squadre via terra, anche protezione civile con le autobotti, carabinieri e polizia locale. Fiamme anche all’altezza del viadotto Saragat, tra Serpentare e Fidene a Montesacro. Della sterpaglia ha preso fuoco e le fiamme si sono presto diffuse nell’area circostante coinvolgendo delle baracche. Provvidenziale l’intervento dei vigili del fuoco che ha evitato che le fiamme intaccassero un maneggio.

 

 

Sempre nel primo pomeriggio di ieri, un altro vasto incendio è scoppiato tra Colle degli Abeti e Ponte di Nona. Le fiamme divampate tra via Arturo Danusso e viale Don Giuseppe Puglisi hanno lambito le abitazioni creando panico tra i residenti avvolti da una coltre di fumo nero. Anche Casal Monastero è stato teatro di un incendio. A prendere fuoco della sterpaglia su via Sant’Alessandro. Situazioni di incuria e degrado che, complici le alte temperature, diventano veri e propri gironi infernali. «Queste aree state oggetto di ripetute richieste di interventi preventivi dei cittadini e presenteremo quindi una interrogazione per sapere per quali motivi la Giunta Raggi non abbia previsto insieme ai vari organi competenti adeguati interventi di messa in sicurezza delle case». Ha dichiarato Andrea De Priamo capogruppo in Campidoglio di Fratelli d’Italia. «La Raggi mette in pericolo la vita dei cittadini» commentano invece Fulvio Giuliano, Claudio Di Marco e Francesca Pelliccia, sempre di Fratelli d’Italia, i quali denunciano «abbandono totale e incuria per questo quadrante da parte del comune e del municipio ormai da tempo». 
 

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