Virginia Raggi non si vaccina, i rivali la attaccano: "Ho gli anticorpi alti"
Ti sei vaccinata o no? E la Raggi tace per non dare la risposta che sarebbe negativa. Il tema del momento irrompe anche nella campagna elettorale per il sindaco di Roma. A scatenarlo è il candidato di Azione Carlo Calenda che chiede alla sindaca se si è sottoposta al siero. Virginia viene poi richiamata a dare il buon esempio dallo sfidante del Pd Roberto Gualtieri.
«Non è una questione sulla quale puoi semplicemente sottrarti, ti sei vaccinata o no?» , ha chiesto Calenda su Twitter. Il quesito del candidato di Azione una risposta ce l'ha. La sindaca non si è vaccinata: « Dopo aver contratto il virus ha seguito il protocollo. Ha gli anticorpi ancora alti. Segue, come chiunque, i consigli del medico rapportati alla propria condizione clinica » , spiegano dal Campidoglio come si legge su Repubblica.
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A inizio novembre Raggi era risultata positiva al Covid 19 e lei stessa aveva annunciato che sarebbe stata alcuni giorni in isolamento. Asintomatica, si è chiusa nella stanza del figlio fino al 15 novembre quando il tampone ha dato esito negativo e il 16 è tornata in Campidoglio. A chi è guarito dal virus, il ministero della Salute raccomanda di procedere con la vaccinazione dopo almeno 3 mesi dall'infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa. Ne sono trascorsi 8 e nonostante la sindaca sia molto attiva sui social nessun post racconta della sua immunizzazione. Il motivo è negli anticorpi ancora alti, ma al di là delle ragioni personali rimane il silenzio della prima cittadina sull'importanza di vaccinarsi.
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Anche Gualtieri richiama Raggi alle sue responsabilità: «Io, come tutti i romani, non so se la sindaca si sia vaccinata o meno. Quello che so è che avrebbe dovuto dare il buon esempio invitando, da tempo, tutti i romani a farlo. Tutti si devono vaccinare sotto e sopra i 40 anni, al contrario di quanto sostengono Lega e Fratelli d'Italia. Non si gioca con la salute dei cittadini » .
Da parte sua, il candidato di FdI Enrico Michetti ha deciso di non entrare in polemica con i suoi rivali: ha già detto di essere per la libertà di scelta da parte di ciascuno e anche se a maggio aveva paragonato la campagna di vaccinazione al doping di massa nell'Est Europa, a giugno si è immunizzato. Con foto e senza mascherina.