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Roma, turismo ancora fermo. Seicento alberghi chiusi e gli altri quasi vuoti

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Damiana Verucci
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Soffre il turismo della nostra Regione con Roma in primis, che conta ancora circa 600 alberghi chiusi e di quelli aperti una capienza media che sfiora appena il 30%. La notizia di due nuovi sportelli aperti dell'Ente Bilaterale Turismo del Lazio nei territori di Latina e Frosinone è stata l'occasione, ieri, per fare il punto su arrivi e presenze nel nostro territorio e il quadro non è certo di quelli più rassicuranti.

Sebbene rispetto all'estate scorsa la Capitale e il resto della Regione registrino un lieve aumento delle presenze e degli arrivi, il segno meno è ancora protagonista e per tornare ai livelli pre Covid, secondo Federalberghi, dovranno passare almeno altri due anni. Il confronto tra i numeri degli arrivi e delle presenze tra il 2019 e il 2020 nella provincia di Latina vede un calo di circa 370mi1a arrivi (- 59,50) e circa 1 milione e 340mi1a presenze (60,60). Non va meglio per Frosinone, che conta 3600 imprese del comparto, per una media di 4,5 dipendenti. Il calo per questa provincia è di oltre 280 mila arrivi e di circa 710 mila presenze.

Ma il dato ancora più preoccupante è quello che viene da Roma per quanto riguarda l'occupazione. Con lo sblocco dei licenziamenti, fa sapere il presidente dell'EBLT, Tommaso Tanzilli, e il mancato rinnovo della cassa integrazione straordinaria, «si rischia almeno il 50% di occupati in meno rispetto ad oggi, un numero enorme ma facilmente raggiungibile se solo si pensa che anche quando gli alberghi di Roma riapriranno, e a mio avviso questo non accadrà prima di settembre, ottobre, servirà di certo meno personale e quindi tante persone finiranno senza un posto di lavoro».

Le buone notizie arrivano dai luoghi di mare e di montagna della nostra Regione che potranno godere di maggiori visitatori visto che il sapere delle varianti e dell'aumento dei contagi di questi giorni sta spingendo molte persone a preferire una vacanza poco lontana da casa, meglio ancora se dentro i confini regionali. Da qui l'iniziativa della Regione che regala una notte a chi soggiorna almeno tre giorni nel Lazio e due notti a chi sta almeno cinque giorni.

Ad oggi sono oltre 400 le strutture alberghiere che hanno aderito visitabili sul sito della Regione e fruibili anche dagli stessi cittadini romani. La novità, spiegata dall'assessorato al turismo della regione è che da oggi si potrà contattare la struttura alberghiera che ha aderito direttamente dal sito, senza alcun passaggio intermedio. L'iniziativa, è sicuro Tanzilli, «promuoverà il nostro territorio e darà una spinta importante alle prenotazioni, soprattutto per una famiglia, che magari non ha grandi possibilità economiche in questo momento, il fatto di poter soggiornare sette giorni in albergo pagandone solo cinque può essere di grande aiuto».

Così come i nuovi sportelli aperti. «Privilegiano logisticamente in questa fase la vicinanza al turismo "estivo" balneare e termale, anche stagionale, ma sono solo l'inizio di un progetto più ampio - ancora il presidente EBTL - Mai come nel corso di questo difficile anno abbiamo compreso come stare "materialmente" accanto a dipendenti e imprese sia decisivo: per questo, con il supporto della Regione, intendiamo continuare ad allargare il nostro raggio d'azione diretta oltre Roma per raggiungere in futuro tutte le province del Lazio».

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