Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Virginia Raggi rompe con il presidente Zingaretti e scarica su Albano i rifiuti di Roma

Francesco Storace
  • a
  • a
  • a

La musica non cambia. Virginia Raggi è in campagna elettorale e preferisce rompere con Nicola Zingaretti sui rifiuti: l’immondizia di Roma sarà così scaricata sul territorio di Albano. Lei dice per breve tempo. Per forza: a ottobre dovrà andarsene dal Campidoglio e i guai cadranno sul suo successore.

La sindaca è andata ad annunciare la sua scelta in consiglio comunale. Con una faccia tosta incredibile: “L’interesse dei cittadini è ciò che ci guida ed è l’unica cosa che sta a cuore. È per questo che abbiamo deciso di intervenire”.

“Abbiamo concluso - ha farfugliato la Raggi - la predisposizione delle cartografie per individuare le aree che saranno deputate a ospitare i siti di trattamento e smaltimento rifiuti, come viene richiesto dalla legge. Abbiamo le soluzioni di medio e lungo periodo ma ciò che manca è il breve periodo”. Anche perché, ma questo non lo ha ammesso, per cinque lunghi anni la sua amministrazione ha poltrito, rifiutando qualunque intervento di serio carattere impiantistico.

L’alibi per fregare Albano sono i suoi poteri come sindaco della città metropolitana e quindi disporre come vuole a danno di una città dell’hinterland a cui non deve chiedere voti. Furbissima questa sindaca.
Poi, sempre con Zingaretti nel mirino, ha detto: “Come sindaca della città metropolitana ho chiesto di predisporre un’ordinanza urgente per riaprire la discarica di Albano. Assicuro al sindaco e ai cittadini - ha continuato - che questa misura emergenziale durerà il tempo strettamente necessario. A loro e a tutti i sindaci rivolgo un appello: appoggiateci nella battaglia per fare riaprire in via emergenziale anche la discarica di Colleferro e gli altri impianti utilizzabili”. Ovvero la discarica chiusa proprio dal governatore, anche lui per interessi di parte politica…

“In otto anni - ha attaccato la sindaca - la Regione Lazio non ha programmato, autorizzato o realizzato neanche un impianto, nonostante le sentenze. Gli impianti invece li ha chiusi”. E così sui cittadini che non possono dire né sì né no si abbattono le liti tra sindaco e governatore. Complimenti a entrambi.

Dai blog