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Nel Lazio 240mila persone ancora senza vaccino

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Antonio Sbraga
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Nel Lazio c’è un problema-vaccini che riguarda un’area vasta di 240 mila persone, grande come Venezia. Quasi i tre quarti, pari a 170.133 persone più anziane, sono ancora «in attesa di prima dose», quantifica il nuovo report settimanale del commissario per l’emergenza-Covid, Francesco Paolo Figliuolo.

Si tratta di 17.868 over-80 (il 4.33% della fascia più vecchia), 51.788 sono over-70 (il 9,39%) e 100.477 over-60 (il 14,20%), oltre ai 593 ospiti delle Rsa (il 2,32% a fronte di una media nazionale dello 0.38%). A questi si aggiungono altri 70 mila, tra operatori sanitari e scolastici, che invece ancora non completano il ciclo vaccinale con la seconda dose. Sono 40 mila operatori sanitari, pari al 19,77% degli organici. Su una «popolazione di personale sanitario» che conta 200.561 operatori, infatti, 190.229 hanno effettuato la prima dose e altri 10.332 la dose unica, pari al 100%, mentre solo 150.588 risultano aver completato il ciclo vaccinale (l’80,23%, 8 punti in meno della media nazionale, che è dell’88,18%). Restano, quindi, 39.641 operatori sanitari ancora senza la seconda dose nel Lazio: peggio ha fatto sinora soltanto la provincia autonoma di Trento, con il 74,89%. Ma anche tra il personale scolastico un quarto dell’organico risulta non aver ancora ultimato il ciclo vaccinale: 30 mila persone. Su una “popolazione di personale scolastico” di 120.643 operatori, infatti, la prima dose è stata somministrata a 118.019 (più 308 a dose unica), per un totale di 118.327, pari al 98,08% (ci sono ancora 2.316 operatori scolastici in attesa di prima dose, pari all’1,92%). Ma è la somministrazione della seconda dose a lasciare scoperto un operatore su 4, perché si è fermata a 90.693 persone, pari al 75,17%.

 

 

 

 

La Regione, però, brinda all’obiettivo raggiunto dei cinque milioni di somministrazioni, un traguardo importante, saremo la prima delle grandi regioni italiane a raggiungere l’intera copertura vaccinale per il 70% della popolazione», ha assicurato l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Ma il governatore della confinante Campania attacca il commissario Figliuolo e il Ministero della Salute: «Prosegue da Roma una gestione scorretta nella distribuzione dei vaccini. Ad oggi, la Regione Lazio, stessa popolazione della Campania, riceve 240mila dosi in più della Campania. È una vergogna. Sono degli irresponsabili». Il Lazio ha infatti ricevuto 5.524.540 dosi, a fronte dei 5.311.599 della Campania, somministrando 4.955.762 dosi (l’89,7%). Il Lazio ora è undicesimo nella classifica delle dosi inoculate rispetto a quelle ricevute, pari all’89,7%: peggio hanno fatto proprio la Campania (88,8%), oltre a Calabria, Bolzano, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.
 

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