Tangenti al San Camillo, chiesti 9 anni di carcere per un ex dirigente
Tangenti al San Camillo, chiesti 9 anni di carcere per un ex dirigente. Il procuratore aggiunto Paolo Ielo ha chiesto la condanna per Alessandro Agneni, ex direttore dell'Unità di ingegneria del San Camillo, cui sono contestati i reati di corruzione, turbativa degli incanti e peculato per essersi appropriato di 145mila euro dell'azienda.
Il giro di tangenti risale al 2014 quando, in vista del Giubileo straordinario del 2016, bisognava programmare i lavori di ristrutturazione del reparto Piastra e del pronto soccorso del nosomio romano. Secondo l'accusa, il pacchetto di tangenti offerte ad Agneni, prevedevano il versamento di un canone di locazione annuale per l'affitto di un immobile e 2mila e 400 euro mensili accreditati sul suo conto corrente. Secondo il pubblico ministero, Agneni ottiene anche il taglio del giardino nella seconda casa di Nerola e lavori di manutenzione in un appartamento in via Giolitti.
Nella lista delle richieste avanzate dalla procura rientrano anche Daniele Saccà, amministratore della Stim, società che ha vinto il bando di ristrutturazione, imputato di corruzione e turbativa d'asta. Il San Camillo si è costituito parte civile. La sentenza è prevista per il prossimo 9 luglio.