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Lanciano uova a bambino autistico, poi i bulli si scusano con la mamma

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L'hashtag #ForzaMatteo batte anche i programmi televisivi e si mantiene in testa alle tendenze Twitter italiane. Merito della solidarietà di tutto il Paese per la vicenda del piccolo Matteo, un bambino autistico preso di mira dai bulli a Roma al quartiere del Villaggio Prenestino, ma per fortuna ora c'è anche un lieto fine da raccontare.

 

Il bimbo mercoledì sera era uscito di casa dopo otto mesi. Stando al racconto della mamma Sara sui social, un gruppo di ragazzi lo ha visto e gli ha lanciato contro un uovo urlandogli contro insulti: "Una Seicento grigia con tre o forse quattro ragazzi incappucciati all'interno, mi vedono passeggiare con Matteo e girano rapidamente. Prima passano ad alta velocità, ridono e sghignazzano, poi con un'altra e velocissima inversione ci passano davanti. Eravamo quasi arrivati alla strada quando lanciano con rabbia un uovo, mancando Matteo ma prendendo me. Avevo intuito che qualcosa non andava, e come sempre mi sono messa davanti per fare scudo e proteggerlo. Non contenti fanno un'altra rapida e velocissima inversione a U, e passando tutti contenti gridano "a obeso!".

Una vicenda che ha scatenato le reazioni in tutta la città ed è diventata virale in Italia. Forse proprio questo ha portato i ragazzi a pentirsi. "Per fortuna questa brutta vicenda ha avuto il suo lieto fine – racconta ancora la mamma di Matteo – quei ragazzi sono venuti a casa per scusarsi e hanno promesso di dedicare un pochino del loro tempo per fare compagnia a Matteo. Sono ragazzi che fortunatamente hanno capito di aver fatto una cosa sbagliata, una ragazzata, e spero che questa esperienza sia loro di insegnamento per il futuro, nessun rancore. Questi ragazzi hanno avuto il coraggio di chiedere scusa e credo che sia da apprezzare".

Matteo è il simbolo della lotta all’autismo e testimonial di una organizzazione che porta il suo nome ‘I colori di Matteo’, fondata dalla mamma Sara.

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