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Eurobasket nei guai, rischia di restare senza casa: si ripropone il problema dei campi a Roma

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Fabrizio Cicciarelli
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L’Eurobasket Roma rischia di restare senza casa nel pieno dei playoff. Tutta «colpa» della riapertura degli impianti sportivi, concessa dall’1 giugno grazie alla deroga che ha aperto gli spareggi del basket al pubblico per il 25% della capienza, con un tetto massimo di 500 spettatori. La Serie A-2 richiede di giocare su un campo omologato per almeno 2000 tifosi, non presente sul territorio capitolino dopo la chiusura del Palazzetto dello Sport di Piazza Apollodoro, indisponibilità che in passato ha costretto l’Atlante ad emigrare fuori città per due anni, prima a Ferentino e poi a Cisterna di Latina. Lo scorso settembre i romani avevano annunciato l’approdo al Palazzo dello Sport all’Eur, prima di ripiegare sul campo di allenamento di via dell’Arcadia sfruttando la deroga concessa per il Covid-19. Senza le 15 partite della fase a gironi, però, i canoni del «palazzone» sono destinati ad aumentare. Il tutto a pochi giorni dalla serie di semifinale contro Tortona, che l’Atlante giocherà in casa a partire da gara 3 del 10 giugno.

«Eurobasket Roma è già al lavoro - spiega il club in una nota - al fine di poter disputare le prossime gare di playoff presso il Palazzo dello Sport dell’Eur, attualmente l’unico impianto della Capitale con una capienza atta a rispettare gli standard di Lega Nazionale Pallacanestro. Nell’attesa di un preventivo per le spese da sostenere, la società del presidente Buonamici è già stata informata che il costo per singola partita risulterà maggiore rispetto a quello concordato ad inizio anno. A fronte di spese che risulterebbero estremamente ingenti per ogni club di Serie A2, resta al vaglio ogni ipotesi alternativa, compresa quella di disputare le restanti gare casalinghe lontano da Roma. La società è in costante contatto con la Regione Lazio e con il Comune di Roma Capitale al fine di dirimere la questione che si pone sia per finire la stagione attuale, sia per la problematica relativa all’impiantistica in vista del prossimo anno».

Il nodo del campo, infatti, non riguarda solo l’immediato, mentre la riapertura del Palazzetto ancora lontana e subordinata alla ristrutturazione. L’Eurobasket punta a realizzare una nuova casa nell’impianto del «Tre Fontane», dove potrebbe essere ospitato anche il volley. «I due anni lontano a Roma ci avevano scoraggiato - aveva raccontato lo scorso anno a “Il Tempo” Armando Buonamici, presidente della formazione capitolina - ma ora puntiamo a fare del Tre Fontane il nostro campo, tenendo sempre viva la soluzione del Palazzo dello Sport». Resta l’incognita sui tempi di adeguamento.

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