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Anche i rom protestano contro la Raggi

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Anche i rom perdono la pazienza e salgono in Campidoglio per protestare contro la sindaca Raggi colpevole, ancora una volta, di promettere e poi disattendere le attese.

A manifestare questa mattina, sono stati gli abitanti dell’Area F di Castel Romano, sgomberati dal Comune il 25 marzo scorso. In quell'occasione la sindaca, con fare trionfante aveva dichiarato: «Abbiamo avviato una collaborazione con tutte le famiglie che hanno sottoscritto il “Patto di Responsabilità Solidale”: si tratta di un sostegno temporaneo nei confronti di coloro che si impegnano a trovare un regolare lavoro, mandare i propri figli a scuola. Per coloro che hanno fragilità, abbiamo avviato il percorso di assistenza così come avviene per chiunque si trovi nelle stesse condizioni».

 

 

Da allora solo sei famiglie sono state effettivamente collocate in co-housing in case popolari che sono parte della “riserva ERP” a disposizione del Comune di Roma per l’emergenza abitativa. Quattro famiglie sono state invece poste all’interno di “Covid Hotel”.  Le famiglie sono state infatti poste in quarantena, pur risultando negative ai test alle quali erano state sottoposte, e smembrate, visto che solo ad una persona adulta, insieme ai bambini, è stato consentito l’ingresso. A tre famiglie non è stata offerta alcuna soluzione e sono in attesa di un appuntamento con le assistenti sociali di riferimento per intraprendere il percorso burocratico con la sottoscrizione del “Patto di Solidarietà”.

La promessa dell’Amministrazione Capitolina quindi è stata realizzata quasi a metà e oggi le famiglie, al grido di “NESSUNO RESTI INDIETRO!” hanno chiesto all’Amministrazione Comunale di promuovere il percorso di inserimento abitativo che era stato verbalmente garantito. 

 

 

«Torniamo in piazza per chiedere alla sindaca di mantenere l’impegno: aveva dichiarato che con la chiusura dell’area F del campo rom di Castel Romano le 40 persone sarebbero state accolte e assistite dal comune di Roma - ha spiegato Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio -. Tuttavia - ha aggiunto - solo una piccola parte di loro è stata assistita, altri sono finiti in un hotel Covid e tutt’ora si trovano lì, in isolamento. Il grosso timore è che queste famiglie siano abbandonate e si confermi il flop del piano rom del Campidoglio che ha già mandato in strada trecento persone dal Camping River e più di cento dall’insediamento del Foro Italico».

Anche il consigliere Lega Regione Lazio, Laura Corrotti, è intervenuta sulla vicenda: «È paradossale come la Raggi nonostante abbia speso oltre dieci milioni di euro per il suo fallimentare "piano Rom", si ritrovi sistematicamente decine di famiglie nomadi sotto il Campidoglio a manifestare contro lo stesso piano varato nel 2017, che dopo anni non ha ancora sortito gli effetti sperati».  «Le famiglie sgomberate da Castel Romano, che nel mentre continua a rimanere aperto per la sua gran parte, - ha aggiunto la Corrotti - si trasformano oggi in un boomerang per l’amministrazione grillina che non sa, dopo oltre due settimane, dove sistemarle. Le intenzioni da campagna elettorale della Raggi che pensava di aver centrato con lo sgombero di quaranta persone dell’area F, pari appena al quindici percento dei residenti dell’intera baraccopoli, vengono così messe al bando dagli stessi rom riuniti oggi sotto il Campidoglio»

 

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