Ubriaco si barrica in casa con due figli piccoli. Terrore a Ardea
Si è barricato in casa con due bambini di 2 anni e 2 mesi minacciando il peggio, pronto intervento del Carabinieri. Intorno alle 22 di ieri sera, la centrale operativa dei Carabinieri di Anzio ha ricevuto una telefonata da parte di una donna disperata relativa al compagno, detenuto domiciliare, che ad Ardea, via Monti di Santa Lucia, dopo averla buttata fuori di casa, si era barricato in casa minacciando di morte i due figlioletti, Anna e Fernando, di due mesi e due anni impugnando un coltello da macellaio.
Ardea dice addio a Fabio Nobili. Il consigliere ucciso dal Covid
I Carabinieri della Compagnia di Anzio e della Stazione di Tor San Lorenzo, capeggiati dal loro Comandante, Capitano Giulio Pisani, sono arrivati cosi' sul posto facendo cinturare l'area, studiando la planimetria dell'abitazione, allontanando i curiosi e avviando un tentativo di mediazione con l'uomo attraverso una delle finestre munite di inferriata. Una situazione apparsa subito molto difficile ai militari, tant'è che l'uomo, che si mostrava in evidente stato di ebbrezza alcolica, alternava momenti di calma ad altri di lucida follia in cui lanciava coltelli e sputava all'indirizzo degli operanti attraverso la grata mentre continuava a tenere in braccio la figlioletta di poco più di due mesi e attaccato al suo fianco l'altro figlio di due anni, mentre continuava ad impugnare un grosso coltello da macellaio.
Corsa in eliambulanza per salvare il neonato. Panico ad Ardea
Dopo circa un'ora e mezzo di trattative - avviate direttamente con il Comandante della Compagnia di Anzio e quello della Stazione di Marina Tor San Lorenzo, Lgt. Massimo Porrino - alle 23:30 il malvivente desisteva dall'azione criminale e finalmente apriva la porta, consegnandosi ai Carabinieri e rilasciando i bambini. I due bambini sono rimasti illesi e, una volta liberi, sono stati visitati dai sanitari del 118, anch'essi fatti preventivamente affluire sul posto, che hanno certificato il loro stato di buona salute. Sul posto, presenti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Pomezia, agenti del commissariato di Polizia di Stato oltre che sanitari del 118 e personale medico. L'uomo, di 43 anni, dovrà rispondere di sequestro di persona, minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, è stato trattenuto tutta la notte presso una delle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Anzio e oggi subirà il processo presso il Tribunale di Velletri.
Cento dottori in Italia contro il vaccino. Il caso del medico di Ardea