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Mafia, altri guai per il clan: Salvatore Casamonica e due avvocati a processo per il vertice con Diabolik

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Non finiscono i guai per il clan dei Casamonica. Il gup di Roma ha rinviato a giudizio gli avvocati del Foro Angelo Staniscia e Lucia Gargano e Salvatore Casamonica, esponente di vertice della famiglia, già detenuto al 41 bis (carcere duro) nell’ambito dell’inchiesta sulla ‘pax’ mafiosa a Ostia. Il processo inizierà il prossimo 8 giugno mentre Gargano ha deciso per il rito abbreviato e la sua posizione è stata stralciata. L’accusa per i tre è di concorso esterno in associazione mafiosa. 

 

 

L’inchiesta della Dda di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Ilaria Calò e dai pm Giovanni Musarò e Mario Palazzi, aveva portato all’arresto di Gargano e di Salvatore Casamonica e successivamente all’iscrizione nel registro degli indagati dell’avvocato Staniscia. Al centro dell’inchiesta che ha coinvolto prima Gargano e Casamonica e poi l’avvocato Staniscia, difensore tra gli altri di Roberto Spada finito in carcere per la testata al giornalista, la pace mafiosa messa a punto nel dicembre del 2017 in un ristorante di Grottaferrata, alle porte di Roma. Un vertice a cui parteciparono Salvatore Casamonica, Fabrizio Piscitelli, alias ’Diabolik’, il capo ultrà della Curva Nord della Lazio ucciso il 7 agosto 2019 al Parco degli Acquedotti, e l’avvocato Gargano con l’obiettivo di siglare la tregua da tra gli Spada, famiglia egemone di Ostia, e il gruppo criminale capeggiato da Marco Esposito, detto “Barboncino”. E ora si andrà a processo.

 

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