No a una campagna elettorale coi soldi dei romani, serve il commissario. Udc in pressing su Virginia Raggi
La maggioranza non sta su, dal termine naturale del mandato di Virginia Raggi è indispensabile un commissario per Roma. Il pressing sulla sindaca arriva dall'Udc che chiede il commissariamento a partire dal 22 giugno anche in vista della campagna elettorale per i Campidoglio.
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"Ammesso e non concesso che Virginia Raggi riesca a proseguire la sindacatura, considerata la claudicante situazione della maggioranza grillina in Campidoglio, l'UDC ritiene indispensabile che al termine naturale del suo mandato, ovvero a partire dal 22 giugno 2021, sia un commissario a governare Roma sino alle prossime elezioni comunali, che forse si terranno in ottobre. Sempre che l'epidemia di Covid lo consenta" dichiara' Roberto Riccardi, coordinatore romano dell'UDC.
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"Oggi la Raggi- prosegue l'esponente centrista- ha dalla sua piu' consulenti che consiglieri e non reputiamo giusto ed opportuno che per la sua campagna elettorale possa disporre di mezzi, strumenti e consulenti pagati con i soldi dei romani. Ricordiamo che Virginia Raggi ha battuto tutti i record per il costo complessivo dello staff: 6,5 milioni sia nel 2020 sia nel 2021. Numeri questi che fanno impallidire quelli di quando c'erano Ignazio Marino e Gianni Alemanno, che spendevano rispettivamente 1,2 milioni e 500.000 euro in meno, stando alle cifre snocciolate ai tempi proprio dai grillini. L'UDC sta lavorando affinche' a Roma vi sia un profondo cambio di rotta, i romani meritano un Sindaco che anziche' chiudere le strade ne apra di nuove. Che parli poco e lavori molto. Un primo cittadino il cui compito sia quello di far vivere bene i cittadini e non di pretendere di educarli all'utilizzo dei monopattini", conclude Riccardi.