Trasformismo Pd-M5S alla Regione Lazio. Righini (FdI) durissimo: "Zingaretti davanti agli elettori"
I Cinquestelle inchiodati da Giancarlo Righini. "Chissà se si sono vergognati ieri alla Pisana gli assessori grillini della Regione Lazio. Perché la sberla rifilata col consueto garbo – ma non per questo meno tosta – da Giancarlo Righini, consigliere di Fratelli d'Italia, alle magnifiche due Roberta Lombardi e Valentina Corrado, è stata da applausi veri". Lo scrive il vicedirettore de Il Tempo Francesco Storace sul sito 7Colli.it.
"Si discuteva - spiega Storace - dell’allargamento della maggioranza di Zingaretti ai grillini con i due assessori Cinquestelle e l’esponente dell’opposizione ha prima sfidato il governatore. Se recluta chi lo ha combattuto in campagna elettorale, il presidente della Regione Lazio ha il dovere di passare per gli elettori e chiedere loro il consenso su questa strana maggioranza. Non fa una piega, visto che nelle regioni c’è l’elezione diretta dei loro presidenti. Ma si sa, Zingaretti ride quando gli si chiede qualcosa di serio. Certo non possono ridere la Lombardi e la Corrado, alle quali Righini ha ricordato una seduta di un anno fa e non di venti".
Nel febbraio 2020 si discuteva l’incredibile sanatoria delle occupazioni delle case popolari, l’Ater, con un contestatissimo emendamento di Zingaretti e soci. “Concludo, diceva la Corrado, chiedendo che venga ritirato quell’emendamento, Presidente, perché credo che ai fini dei nostri lavori d’Aula, che sono iniziati oggi con estremo ritardo, probabilmente anche per la presenza di un emendamento di quel genere, non state aiutando i più deboli, ma state facendo un favore alle famiglie dei Fasciani, degli Spada, dei Casamonica, dei clan che hanno in mano il racket delle occupazioni abusive, e voterò in dissenso, orgogliosamente, perché quello che vi apprestate a votare, Presidente, perché purtroppo soffriamo, l’assenza di un Capogruppo”. Che era proprio la Lombardi - fa notare Storace - con cui adesso sono entrate felicemente assieme nella giunta Zingaretti. Una capriola indecente. Ma in quella occasione, la Corrado disse “no a questo provvedimento che è il più zozzo di questi sette anni di Governo Zingaretti”. Le parole sono pietre. Ma i Cinquestelle del Lazio, con la loro incredibile svolta, sembrano aver perso ogni senso etico e Righini glielo ha fatto giustamente notare.