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I medici di base non vogliono somministrare il vaccino

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Antonio Sbraga
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La Regione Lazio ora punta ad "arruolare" anche le farmacie e le cliniche nella campagna vaccinale dopo il mezzo flop con i medici di famiglia. Finora, infatti, solo meno della metà dei 4.216 camici bianchi ha accettato di somministrare i vaccini anti-Covid: il 47%.

 

 

Ma l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, che nei giorni scorsi aveva avvertito i medici di base più refrattari («non s’accettano disertori») preferisce evitare nuove polemiche e, anzi, si dichiara addirittura soddisfatto: «Ad oggi sono 1.964 i medici di medicina generale che si sono già approvvigionati con i vaccini ritirando 3.778 fiale presso le farmacie delle Asl per un totale di oltre 38 mila somministrazioni. Sono molto soddisfatto di questa risposta dei medici di medicina generale che crescerà nei prossimi giorni e auspico che si possano avere i giusti quantitativi di vaccino poiché i medici hanno una capacità di somministrazione di oltre 200 mila dosi a settimana, ma purtroppo oggi possiamo consegnare loro solo un numero ridotto di dosi». Solo 11 a settimana. I camici bianchi più volenterosi hanno chiesto invano nei giorni scorsi di poter ricevere le dosi originariamente destinate a quel 43% di medici che si è chiamato fuori: «Dall’Asl non mi hanno manco risposto», allarga le braccia il dottor Alessandro Ricci, titolare di uno studio medico nel quartiere Fleming.

 

 

La Regione preferisce estendere la campagna vaccinale alla rete delle farmacie e delle cliniche a partire dalla prossima settimana: «Il Servizio sanitario regionale del Lazio è in grado con le strutture a gestione diretta, con i grandi Hub vaccinali, con i Medici di medicina generale, con le case di cura accreditate e la rete delle farmacie di somministrare 2 milioni di vaccini al mese - spiega D’Amato - Accogliamo con favore l’annuncio sul nuovo Piano vaccini e ci aspettiamo presto una programmazione delle consegne per i mesi di aprile e maggio, di cui non conosciamo ancora i quantitativi. Non possiamo fermare la macchina adesso».

Nell’attesa ieri è stata «superata la soglia delle 600 mila somministrazioni, che rappresentano oltre il 10% della popolazione del Lazio già vaccinati 200 mila over 80, 55 mila personale della scuola, 26 mila personale forze dell’ordine, oltre 7 mila super fragili - quantifica l’assessore - Nel Lazio vaccinato tutto il personale sanitario, il Lazio ha un quinto in meno di vaccinati non sanitari rispetto a Lombardia». Ieri al policlinico di Tor Vergata è partita anche la vaccinazione degli autistici gravi e i loro caregiver. Per gli over-80 romani che si devono vaccinare, invece, corse gratis in taxi col progetto "Ti accompagno io" della Fondazione Ania in collaborazione con la cooperativa Radiotaxi 3570.

 

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