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Minaccia di buttarsi dal non piano, salvata in extremis al Prenestino

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Massimiliano Gobbi 
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Trentaduenne minaccia di lanciarsi dal nono piano di un palazzo, momenti di paura al Prenestino-Labicano . E' successo ieri mattina intorno alle 10, in via Prenestina, all’altezza di largo Preneste.

All'ultimo piano dello stabile, sul terrazzo di pertinenza condominiale, risultava sospesa su una grondaia scoscesa, che con notevole difficoltà si reggeva ad un tubo e minacciava di lanciarsi nel vuoto e mettere la parola fine alla sua vita.

Mentre si teneva su con la sola forza delle mani, agenti del commissariato Porta Maggiore sono intervenuti sul posto e hanno fatto desistere la giovane dal gesto estremo. Sul posto il vice ispettore in borghese cercava di stabilire un contatto al fine di guadagnare tempo nell'attesa dei soccorsi. E così, dopo alcuni minuti, sul posto sono arrivati altri equipaggi che hanno raggiunto la terrazza condominiale togliendo le giacche della divisa e i cinturoni al fine di non innervosire la donna ulteriormente.

Ne è scaturito un lungo dialogo con la trentenne, provando in tutti i modi a convincerla a desiste dai suoi intenti, cercando in più riprese di avvicinarla nel tentativo di afferrarla ma la stessa, capite le intenzioni degli operatori, lasciava la presa del tubo sporgendosi pericolosamente all'indietro.

Per diversi minuti, conquistata, con non poco difficoltà la fiducia, il vice ispettore insieme ad altri agenti si è avvicinato al davanzale continuando a parlarle con lei nel tentativo di tranquillizzarla, contestualmente gli agenti venivano imbragati con le corde di sicurezza dal personale dei vigili del fuoco, che nel frattempo avevano raggiunto la terrazza approfittando della distrazione della donna.

Dopo un lungo colloquio gli operatori sono riusciti a convincere la donna ad indossare un giubbetto di sicurezza fornito dai vigili del fuoco per assumere una posizione più sicura sulla grondaia che a causa della forte pioggia diventava sempre più scivolosa.

Iniziava così la messa in sicurezza dei vigili del fuoco, ma mentre la giovane si faceva avvicinare da un pompiere, si lasciava cade a peso morto verso il vuoto.

I tre operatori presenti, riescono ad afferrarla con estrema difficoltà a causa del peso della stessa che rischiava di farli precipitare visto e considerata la posizione precaria assunta dagli stessi, completamenti sporti nel vuoto e trattenuti dai colleghi giunti immediatamente in ausilio.

Nonostante la forte resistenza e i tentativi di vincolarsi dalla presa al fine di gettarsi nel vuoto, la donna veniva messa in sicurezza dai tre agenti e con presa salda la salvano trascinandola sul pavimento. 

La ragazza è stata poi successivamente trasportata in codice rosso all’ospedale Pertini dai sanitari del 118 intervenuti sul posto. Al vaglio i motivi del gesto.
 

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