Ddl bipartisan
Poteri speciali a Roma Capitale, ora alla Camera si fa sul serio
Giovedì 11 marzo prenderà il via in commissione Affari costituzionali della Camera l’iter per l’analisi di due proposte di legge che riguardano la riforma dei poteri di Roma Capitale. Ad annunciare la data è il deputato del M5s, Giuseppe Brescia, presidente della commissione, a seguito di un percorso avviato alcuni mesi fa in Campidoglio su spinta della sindaca di Roma Virginia Raggi e del presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito.
In una prima riunione, agli inizi di febbraio, a cui hanno preso parte i capigruppo di tutte le forze politiche che siedono in Aula Giulio Cesare, la sindaca Raggi aveva lanciato l’idea di una commissione tricamerale, un tavolo interistituzionale a cui partecipassero i rappresentanti di tutte le forze politiche delle istituzioni coinvolte nel processo di riforma dei poteri. Il presidente De Vito aveva quindi proposto, su suggerimento del consigliere capitolino e deputato di Leu, Stefano Fassina, l’incardinamento del tavolo nella commissione Affari costituzionali.
Leggi anche: Ambulanti Roma, esplode la rabbia per le licenze e l'occupazione finisce quasi in tragedia
Dopo un braccio di ferro con il gruppo parlamentare di Forza Italia che si è opposto all’incardinamento della tricamerale all’interno della commissione Affari costituzionale, il 24 febbraio scorso nell’Aula Giulio Cesare del Campidoglio si è tenuto un primo confronto interistituzionale. In seno a un consiglio straordinario sul tema, a cui hanno partecipato anche i parlamentari di tutte le forze politiche, l’Assemblea capitolina ha approvato all’unanimità, con 35 voti favorevoli su 35, un ordine del giorno che ha ratificato l’intento di "avviare un percorso di metodo condiviso" con "i parlamentari delle diverse forze politiche" per "sostenere la piena attuazione della riforma in materia di poteri, risorse e funzioni di Roma Capitale" e per "individuare uno strumento operativo di confronto istituzionale tra le commissioni parlamentari competenti, la Regione Lazio, la Città metropolitana e Roma Capitale".
Il prossimo passo verso la riforma dei poteri della Capitale è quello annunciato oggi da Brescia e che partirà l’undici marzo quando in commissione Affari costituzionali alla Camera arriveranno le "due proposte di legge, una costituzionale di Forza Italia, (primo firmatario Paolo Barelli, ndr) l’altra ordinaria a firma del Movimento 5 stelle, a cui sarà abbinato anche un testo a firma Magi-Fassina. Tutti i gruppi - ha spiegato Brescia in una nota - potranno presentare una loro proposta e soprattutto tutti i partiti sono consapevoli che Roma merita un forte impegno comune. Lo spirito unitario e le proposte all’unanimità dell’Assemblea capitolina saranno una spinta al nostro lavoro in parlamento".
Per Brescia sarà fondamentale l’ascolto delle "istanze del territorio, consapevoli che i poteri speciali per Roma non sono una questione locale, ma nazionale. Se ne parla da decenni, ma questa volta - ha concluso il presidente M5s della commissione Affari costituzionali della Camera - ci sono le condizioni per arrivare davvero fino in fondo e per rendere Roma davvero competitiva rispetto alle altre capitali europee".