i ristori non bastano
Decreto Sostegno, gli albergatori romani furiosi con Draghi: che delusione
«Grande delusione». È quanto esprime il Comitato Albergatori Romani commentando la bozza del decreto Sostegno circolata. «Il governo mostra di non tener conto delle gravi perdite subite dalla categoria degli albergatori», sottolinea Roberto Di Rienzo, che parla a nome del gruppo di titolari e gestori di piccoli alberghi a Roma che ha dato vita al Comitato (complessivamente rappresenta circa 8mila posti letto).
«Improntare i ristori sul fatturato relativo ai mesi di gennaio e febbraio appare iniquo, così come porre il tetto di 5 milioni di euro, atteso che terrebbe fuori dai ristori molte imprese alberghiere - spiega - Si ribadisce che il calcolo vada effettuato tenendo conto delle perdite annuali, visto che ogni albergo ha un suo territorio e una sua stagionalità e focalizzarsi solo su mesi come gennaio e febbraio sembra vada ad esclusivo vantaggio degli alberghi stagionali di montagna. Siamo tutti una stessa famiglia, seppur dislocata nell’intero territorio».
Gli albergatori romani (che avevano anche inviato una lettera al premier Draghi richiamano l’attenzione sulla «disastrosa e sempre più preoccupante» situazione delle strutture alberghiere di Roma), non ci stanno e denunciano che gli aiuti serviranno a ben poco «se la bozza in circolazione si trasformerà in un decreto».
«Che sia forse il tentativo di questo Governo tecnico di effettuare un’operazione, per usare un termine scientifico, di "chirurgia economica"? - si chiede Di Rienzo - Una selezione "naturale" dell’imprenditoria italiana per far sopravvivere i grandi e forti a scapito dei medio piccoli più deboli che diventeranno nel tempo, per ipotesi, dipendenti dei primi creando così una nuova epoca di Moderno Feudalesimo Economico».
«Auspichiamo - conclude Di Rienzo - che si faccia appello alla coscienza delle persone e alla loro responsabilità, nel senso di abilità di risposta verso tutti e non solo verso pochi e che permetta ad ognuno dei piccoli di poter resistere per ripartire. Non abbiamo letto nulla circa il credito d’imposta per le locazioni, fondamentale per questo periodo critico. Anche questo determinante per la resilienza delle nostre aziende».