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Pure i rom bocciano la sindaca Raggi: butta i soldi. Lega all'attacco
Questa mattina in Campidoglio sono scese in piazza decide di famiglie rom per manifestare contro le politiche sull’assegnazione delle case popolari dell’amministrazione a Cinque stelle. Un appello alle autorità capitoline attraverso una lettera aperta in cui chiedono a gran voce un alloggio di edilizia residenziale pubblica. Al termine della manifestazione, una delegazione dei partecipanti è stata anche ricevuta in Campidoglio dalla segreteria del presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito.
Secondo Associazione 21 luglio, che ha accompagnato e sostenuto i manifestanti, rappresenta un segnale straordinario e di discontinuità rispetto al passato. “Il fallimento del Piano rom – ha commentato Carlo Stasolla – è certificato dalle stesse persone che avrebbero dovuto beneficiarne. Sono loro stessi a chiedere quanto da tempo sosteniamo anche noi: la fine di “politiche speciali”, fatte di bandi costosi e azioni senza senso e un’inclusione rafforzata da strumenti ordinari, quelli a portata di ogni cittadino e che l’attuale Amministrazione non sembra in grado di far funzionare adeguatamente. Siamo al fianco di queste famiglie e con loro condurremmo un’azione che è anzitutto una battaglia di civiltà a vantaggio di tutti”.
Pronta la risposta della Lega con la consigliera regionale Laura Corrotti, responsabile Politiche sociali del Lazio del partito. “Gli ultimi finanziamenti extra inseriti in queste ultime settimane per sopperire all'inefficienza del ‘piano Rom’ varato nel lontano 2017 dalla Raggi non hanno accontentato neppure i rom stessi che oggi in Campidoglio hanno addirittura manifestato il loro disappunto alla sindaca. Sono stati investiti così milioni e milioni di denaro pubblico in politiche fallimentari volte solamente a salvare la faccia in vista della prossima campagna elettorale ma, a pochi mesi dal voto, abbiamo gli insediamenti ancora attivi sul nostro territorio con tutto il degrado che ne consegue, i suoi abitanti in piazza a manifestare e le famiglie romane indignate, dopo anni e anni di attesa per un alloggio popolare: un fallimento su ogni fronte", conclude la Corrotti.