senza speranza
Non molleremo ma fateci riaprire. Cosa scrive il ristoratore disperato
I ristoratori sono allo stremo. Pandemia, chiusure e ristori ridicoli che non arrivano. Tutto questo ha stesso un'intera categoria che è ormai allo stremo. Ne parla anche Sergio Marchi sul sito 7Colli dove riporta la lettera disperata di un ristoratore romano. "In tutto questo, c’è anche chi ha preso carta e penna - scrive Sergio Marchi - E ha scritto una lettera aperta sui social. Come si usa fare oggi. Per spiegare come mai nonostante tutto i ristoratori non molleranno".
La lettera è stata ripresa anche da Guido Zappavigna, noto nella Capitale come grande animatore del tifo giallorosso. "Noi siamo il nostro lavoro - sei legge nella lettera del ristoratore - Noi cercheremo di non mollare, anche se gli aiuti sono ridicoli. E siamo lasciati a noi stessi. Noi davvero, stiamo facendo di tutto per non mollare… ma siamo stanchi di questo forzato riposo. Fateci lavorare. Fateci lavorare, e se questo è chiedere troppo, forse è perché non avete idea di quanto tempo, di quanta fatica, di quanti sogni, di quanta tenacia ci siano dietro al nostro lavoro".