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Poliziotti come maiali, agenti in rivolta dopo il filmato choc di Gianna Nannini

La polizia in rivolta contro la cantante: è istigazione all'odio, chieda scusa

Grazia Maria Coletti
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Poliziotti come maiali, bufera sul videoclip che accompagna l'ultimo singolo "L'aria sta finendo" di Gianna Nannini, un cartone animato dove si vedono personaggi con fattezze di maiali che picchiano persone di colore e la polizia insorge: è istigazione all'odio , la cantante chieda scusa. Tra le voci che si sono levate per prime quella di Italia Celere.

"Immagino non sia un caso che la canzone legata al videoclip di Gianna  Nannini si chiami L'aria sta finendo. Evidentemente sì, sta finendo l'ossigeno" dice Andrea Cecchini, segretario generale di Italia Celere, il sindacato del Reparto Mobile della Polizia di Stato, che commenta così le immagini animate del video, a corredo di un brano della  Nannini, in cui gli agenti, anche in ordine Pubblico, vengono disegnati con le sembianze di suini. "Cantanti e opinionisti vedono fascismo dappertutto, ma non si azzardino ad accomunarci a regimi dittatoriali e ai maiali. Non accettiamo di vedere maiali in divisa antisommossa picchiare selvaggiamente e brutalmente delle persone di colore a terra - incalza Cecchini - e non accettiamo più che le Istituzioni non prendano mai una posizione. Farci passare da razzisti e violenti è l'arte demagogica di una ideologia che chiede e vuole solo impunità per spacciatori, facinorosi e assassini. Ma a tutto c'è un limite, e questa è una diffamazione bella e buona, gravissima e aggravata". 

 "Il videoclip di Gianna  Nannini è una grossa caduta di stile dal punto di vista del rispetto per le istituzioni e per l'identificazione dei poliziotti in ordine pubblico con i maiali" per Saturno Carbone, segretario generale Siulp di Roma. "Ognuno ha le proprie idee, ma quanto abbiamo visto è vergognoso - aggiunge il sindacalista - I poliziotti e la Polizia italiana sono indicati ormai da tantissimi anni come l'istituzione più gradita in assoluto". 

"Alcune delle immagini contenute nel videoclip di Gianna  Nannini, sono inaccettabili, ingiuriose, violente e istigano all'odio sociale" dichiara il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp Domenico Pianese . "Rappresentando gli agenti della Polizia con il viso da suino e facendo loro commettere azioni violente, non si getta discredito solo sulla divisa e su chi la indossa ogni giorno mettendo a rischio la sua stessa vita per il bene della collettività - afferma il sindacalista - ma si discreditano anche le istituzioni democratiche che le Forze dell'Ordine rappresentano e difendono".

"Quando ieri sera ho visto il videoclip della  Nannini ho perfino pensato fosse un fake, magari realizzato in ambienti antagonisti. Mi vergogno per lei mi spiace che abbia voluto rappresentare in questo modo gli appartenenti alle forze dell'ordine " dice Stefano Paoloni, segretario generale del Sap. "Rispetto la libertà di pensiero, però sono anni che invochiamo trasparenza proprio in questo senso anche attraverso le telecamere - aggiunge il sindacalista - avremmo preferito un sostegno in questa direzione, piuttosto che immagini molto discutibili, se non al limite dell'offensivo, nei confronti dei servitori del nostro Paese », conclude Paoloni.

Tra le voci che subito si sono levate contro c'è quella di Vincenzo Chianese, segretario generale di ES Polizia: "Crediamo che la cantante farebbe bene a scusarsi subito con i poliziotti italiani per le immagini che aprono l'ultimo videoclip che ha pubblicato su YouTube: un'animazione che offre, soprattutto ai più giovani, una rappresentazione offensiva dei servitori dello Stato, raffigurati come maiali intenti a picchiare selvaggiamente inermi persone di colore mentre sono a terra".

Per Chianese il filmato "elenca tutti i principali mali del mondo d'oggi, ma ad aprire l'elenco è proprio la Polizia: qual è il messaggio che si trasmette ai nostri giovani? Cosa ha spinto un'artista indubbiamente capace, che ha avuto grandi momenti di gloria, ad accomunare chi rischia la vita per difendere tutti con l'inquinamento dell'aria, dei mari, del cibo o con la crudeltà con gli animali?".

Infine, "se la Nannini chiarisse che lei non ci vede come porci dediti alla violenza gratuita siamo sicuri che tutti i servitori dello Stato apprezzerebbero molto e, con noi, anche la stragrande I cittadini italiani, che hanno di noi una visione corretta e, quindi, completamente diversa ».

Ma l'indignazione continua. "Genera davvero un grande senso di disgusto il video relativo al brano di Gianna Nannini L’aria sta finendo: definito "evocativo vorrebbe racchiudere un po' tutti i mali del mondo, ricomprendendo tra questi in modo osceno gli operatori della sicurezza, ritratti come feroci torturatori" afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato che aggiunge: "E' una cosa che riteniamo davvero vergognosa per più motivi perché gli agenti che si accaniscono su presunte vittime inermi sono disegnati con un’uniforme che richiama con chiarezza quella della Polizia italiana, e soprattutto perché sono raffigurati con facce di maiali. È un grave oltraggio che calpesta la dignità e il sacrificio di migliaia e migliaia di donne e uomini che servono lo Stato e i cittadini con onestà e con coraggio, ed è ancor più grave che un generico messaggio di sfiducia e di odio verso le forze di Polizia venga proprio da un’artista che ha tanto seguito, anche tra i ragazzi".

Il sindacalista sottolinea che "la libertà e l’estro artistico non c’entrano, questo messaggio è sbagliato senza se e senza ma. Si tratta, per noi, di una provocazione becera e squallida, che non ci si aspetterebbe neppure da un cantantino alle prime armi in cerca di un po' di attenzione mediatica. La Nannini, e chi ha creato per lei questa oscenità, non ha certo bisogno di questi mezzi per avere l’attenzione mediatica che si è guadagnata proprio perché una cantante di successo, che nei suoi innumerevoli concerti ha beneficiato parecchio del lavoro di quei ’"maiali", e riteniamo che non dovrebbe lasciarsi andare a certi scivoloni. Sarebbe auspicabile - conclude Mazzetti - che ritrovasse lucidità e senso civico e si scusasse con centinaia di migliaia di persone che si guadagnano quattro spiccioli onestamente rischiando la vita ogni giorno per la sicurezza sua e di tutti gli altri".

Tra i politici scende in campo la Lega. "Comprendo tutto, la libertà di opinione, l'intenzione di esprimere progetti e idee attraverso provocazioni, ma questo video è una offesa totale. Credo che la Nannini si sia fatta prendere la mano" dice Gianni Tonelli, deputato della Lega e già segretario generale del sindacato autonomo di Polizia. "Sono messaggi devastanti - insiste Tonelli - non possiamo allevare le nuove generazioni facendo passare il concetto che chi fa rispettare le regole, e quindi la concordia e la pacifica convivenza, sia un'entità negativa addirittura da dover identificare come un suinoide".  

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