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Riapertura scuola, il rientro delle superiori il 7 gennaio è a rischio: la curva dei contagi rifà paura

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Valentina Conti
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Incognite per il rientro a scuola delle superiori in presenza al 50% dal 7 gennaio, ma pure soluzioni dell’ultima ora “concordate” rimboccandosi le maniche. L’idea per ottemperare al rompicapo trasporti arriva da tre istituti del I Municipio di Roma. L’istituto tecnico per il Turismo Colombo, il più antico  dell'Italia centro-meridionale specializzato nel settore, il Liceo Cavour, noto istituto del centro storico, e l’IIS Leonardo Da Vinci di via Cavour (tecnico, professionale e liceo delle scienze umane). Un “accordo di rete” per poter rispettare le fasce orarie di ingresso – 8 e 10 - stabilite dal piano operativo partorito dal prefetto di Roma Matteo Piantedosi.

“La proposta – racconta a Il Tempo Maria Chiara Gallerani, dirigente scolastica dell’istituto Colombo - è nata tra di noi presidi, sentendo il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Rocco Pinneri. Ognuno si è riferito alle ore del proprio istituto, abbiamo guardato alle scuole del territorio e ci siamo detti che, in questo momento, per fronteggiare l’emergenza le sinergie sono fondamentali”.

Così, facendo il totale degli studenti dei tre istituti (che per arrivare a scuola e tornare a casa utilizzano solitamente gli stessi mezzi di trasporto), si è riusciti nell’intento: i ragazzi del Colombo e del Da Vinci, che insieme raggiungono quota 40% - entreranno alle 8, cioè al primo turno. Quelli del Cavour – che sono il 60% e che hanno un numero inferiore di ore di lezione - al secondo turno delle 10. L’organizzazione più nello specifico è demandata ad ogni scuola in funzione dell’autonomia. “Il problema dei trasporti è oggettivo nell’attuale situazione – osserva Gallerani - dunque non dobbiamo gravare sul settore e, nel contempo, dobbiamo darci da fare”.

Dal 15 gennaio, quando probabilmente si passerà al 75% in presenza? “Vedremo come andrà e ci regoleremo di conseguenza”, risponde la preside. E ancora - rimarca la dirigente del Colombo - “restano comunque criticità: abbiamo, infatti, segnalato il fatto che quando si dice ai ragazzi di entrare un’ora dopo, non va da sé che partano prima. Anche perché le famiglie escono presto per andare a lavoro. Ci sono dinamiche che esulano dalla responsabilità della scuola, ed è un aspetto che il sistema trasporti deve affrontare”. “Noi ci siamo industriati – conclude - però sono diversi i nodi da sciogliere. Nella nostra succursale di via delle Vigne Nuove abbiamo grosse difficoltà di rete. Inoltre, abbiamo chiesto al Municipio la disponibilità di Villa Aldobrandini per usarla per far lezione all’aria aperta. Ma abbiamo bisogno che la puliscano: nello stato in cui è non possiamo portare le classi, è pericoloso”.

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