Tentato maschicidio. Picchiava e seviziava da mesi il marito pugile: arrestata
È l’esatto contrario delle storie che ogni giorno si leggono. Roma, quartiere di Centocelle: due volanti della polizia fanno irruzione la sera di santo Stefano in un appartamento dove si sentivano urla e schiamazzi. Per l’ennesima scena di gelosia una donna di 40 anni di origine ucraina ha tentato di uccidere il marito prima rovesciandogli addosso una pentola di acqua bollente che lui ha schivato, poi colpendolo in fronte con un fermaporte di marmo che lo ha ferito.
Lui, alto due metri e già campione di kickboxing, avrebbe potuto farla a pezzi ma non ha mai reagito per tranquillizzare il figlio di 12 anni che viveva con loro. Dalla testimonianza del ragazzino viene fuori che il pugile sopportava stoicamente da mesi aggressioni di questo tipo senza mai alzare le mani sulla moglie che per altro è piccolina. Quando arrivano gli agenti la donna si rifugia in bagno e ne esce con una ferita al labbro che lei stessa si è procurata accusando il marito - che invece è un angelo - di averla aggredita. Il figlio però racconta quel che è accaduto davvero e gli agenti la arrestano portandola a Rebibbia