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Roma, blitz nella tendopoli della stazione Tiburtina. I militanti di Fratelli d'Italia aggrediti dagli immigrati

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Attimi di paura alla Stazione Tiburtina di Roma dove i militanti di Fratelli d'Italia sono stati minacciati e aggrediti dagli immigrati. "Mentre stavamo effettuando un sopralluogo presso l'entrata della Stazione Tiburtina, lato largo Spadolini, siamo stati insultati ed aggrediti con lancio di bottiglie a tal punto da richiedere l'intervento delle Forze dell'ordine" raccontano Roberta Angelilli, esponente del direttivo nazionale di Fratelli d'Italia, Stefano Erbaggi, esecutivo romano di FdI, i Consiglieri di FdI del Municipio II, Holljwer Paolo e Sandra Bertucci".

"Sono anni che denunciamo la situazione di degrado ed insicurezza in cui versa la zona. Una situazione che, soprattutto negli ultimi mesi e malgrado le norme anti-Covid, è drasticamente peggiorata. Trovano infatti ricovero nel piazzale della stazione circa 50 immigrati che utilizzano i capolinea Atac come dormitori e le fontane come servizi igienici, con accumuli di immondizia sparsi ovunque. La sera, poi, la zona è diventata terra di nessuno, senza presidi di pubblica sicurezza. Le responsabilità del Comune di Roma e del Prefetto sono chiare: i cittadini assistono inermi ad una situazione di illegalità di fatto tollerata dalle istituzioni, che rischia di aggravatasi ulteriormente con il nuovo decreto sicurezza in via di approvazione che alleggerisce le misure di contrasto all'immigrazione clandestina, limitando le possibilità di espulsione. Data la gravità dei fatti abbiamo presentato regolare denuncia ai carabinieri".

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