emergenza posti

Covid-hotel vuoti e gli ospedali esplodono. L'idea flop della Regione

Giustina Ottaviani

Una o due settimane in un Covid hotel per evitare il rischio di infettare familiari o coinquilini e arginare il diffondere della pandemia senza ingolfare la rete ospedaliera. Era questo l’obiettivo della Regione Lazio ma, nonostante l’attivazione con le relative spese e il caos che si è venuto a creare negli ospedali, le strutture individuate, almeno nel territorio di competenza della Asl Roma 2, sono rimaste sostanzialmente o parzialmente vuote. Sul finire di ottobre la Asl del sud est della Capitale ha pubblicato una manifestazione di interesse. «Si rende necessario disporre sul territorio - si legge nell’avviso - di soluzioni alternative al domicilio laddove lo stesso non fornisca condizioni adeguate a effettuare il corretto isolamento del soggetto per ridurre il rischio di diffusione dell’epidemia in contesti familiari o in situazioni abitative collettive».

Con questo sistema sarebbero stati «racimolati», comprendendo anche gli altri distretti sanitari di Roma, circa 800 posti letto divisi in diverse strutture alberghiere. «L’idea - dice il gestore di una struttura Covid attivata rispondendo alla manifestazione di interesse - era quella di far fronte alle esigenze di famiglie e di quei nuclei composti da padre, madre e figli, che vivono in ambienti ristretti. La stessa struttura serve anche ad accogliere senzatetto positivi al Covid, o anziani soli in casa». Significa che il paziente, che non ha sintomi per i quali è necessario il ricovero in ospedale, può passare la quarantena nel Covid hotel. «La struttura che lo accoglie - dice il gestore - si occupa oltre che dell’alloggio, anche del vitto, dell’assistenza e delle pulizie. Per poter rispondere all’avviso dell’Asl la struttura deve avere determinate caratteristiche». Per questo «la Regione Lazio, dal momento in cui attiva la struttura mandando anche un solo paziente, e quindi attivando tutti i servizi - dice l’imprenditore -, riconosce a quella struttura... 

  

SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI