Stadio della Roma, la sindaca Virginia Raggi riparte... con le promesse. Ma non c'è nessun accordo
“Sullo Stadio siamo pronti, in questi giorni abbiamo fatto ulteriori riunioni con la Regione Lazio e abbiamo trovato una soluzione condivisa sulla Roma-Lido. Per cui io credo e mi auguro che entro Natale saremo in grado di fare un bel regalo ai tifosi della Roma”. Ennesimo giro di promesse da parte del sindaco di Roma, Virginia Raggi, che durante la conferenza stampa in Campidoglio per la presentazione del calendario contro la violenza sulle donne realizzato con Roma Cares, ha rilanciato la questione Stadio. In realtà, dalla Regione trapela solo che sono ricominciati i tavoli di confronto ma che, pur essendo a buon punto, non è stato raggiunto ancora nessun accordo. È la seconda volta in pochi giorni che la Raggi si spertica in annunci sullo Stadio e la Regione la smentisce.
L’ACCORDO FANTASMA
Il caso è quello dell’Accordo di Collaborazione fra Comune e Regione necessario a disciplinare l’utilizzo dei fondi (45 milioni di euro) derivanti dal progetto Stadio e destinati a migliorare la Roma-Lido di Ostia. Il 5 agosto c’è stato l’ultimo scambio di email fra i dirigenti regionali Stefano Fermante e Carlo Cecconi con il vicedirettore del Comune, Roberto Botta. In questo scambio di email Botta spiega come fosse necessario chiudere il testo pur in assenza di un accordo totale: “vengo ora dal giro per raccogliere le firme degli assessori per andare in Giunta venerdì. Non mi pare ci siano i tempi per ulteriori affinamenti in questa fase. Le osservazioni di Carlo [Cecconi, ndr] dovrebbero essere rimandate ad una fase successiva, ora dovremmo chiudere il testo così. Vi assicuro la massima disponibilità sulle osservazioni poste ma chiudiamo così. Poi se dovessero sorgere questioni insormontabili deliberemo di nuovo”. Due giorni, il 7 agosto, dopo la Giunta capitolina adotta unilateralmente il testi dell’accordo. L’otto agosto viene annunciata l’adozione con una nota stampa. Il 10 agosto la Raggi annuncia la propria candidatura bis al Campidoglio.
Per essere valido, l’Accordo deve essere adottato con lo stesso testo da entrambe le Giunte, quella comunale e quella regionale. Dopo di che, i tecnici lo firmeranno ed entrerà a far parte integrante della Convenzione urbanistica sullo Stadio. Un procedimento analogo è avvenuto con Città Metropolitana per la disciplina del rifacimento della via del Mare/Ostiense. Stesse tempistiche degli annunci ma Città Metropolitana lo approva solo a novembre inoltrato dopo che Il Tempo aveva sollevato il problema. Già a fine ottobre la Raggi, interpellata proprio sull’inchiesta de Il Tempo aveva parlato di “modifiche interamente concordate” con la Regione ricevendo in meno di un’ora una secca smentita.
A NATALE? IMPOSSIBILE O QUASI
In ogni caso, le possibilità nel mondo reale che la delibera Stadio - contenente la Variante e la Convenzione urbanistica completa degli accordi con Regione, Città Metropolitana e Acea - arrivi al voto in Aula Giulio Cesare per Natale sono praticamente nulle. Intanto l’Accordo con la Regione ancora non è chiuso. Una volta effettivamente chiuso, la Giunta Zingaretti deve adottarlo. Poi andranno firmate dai tecnici le copie che dovranno essere inserite nel testo della Convenzione. A quel punto, la delibera con Variante e Convenzione inizierà l’iter di votazione: prima la Giunta Raggi, poi le Commissioni consiliari (almeno cinque: Urbanistica, Mobilità, Lavori pubblici, Ambiente e Commercio) e il Municipio IX. Quindi di nuovo in Giunta per il via libera finale. Poi calendarizzazione nei lavori d’Aula e, finalmente, discussione con voto. Siamo già al 19 novembre e a ridosso dell’8 dicembre entra in discussione il Bilancio che blocca ogni altra attività. Che tutto questo iter possa anche solo iniziare prima dell’8 dicembre sarebbe un miracolo. Che si concluda col voto è nel regno della fantastica narrazione del mondo autoprodotta dal Campidoglio.
di Filippo Biafora e Fernando Magliaro