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I medici contro Zingaretti: disastro organizzativo della Regione Lazio

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I medici partono all'attacco del Governatore del Lazio. E lo fanno con una lettera molto dura. «È ormai sotto gli occhi di tutti il vero e proprio disastro organizzativo ed assistenziale che la mancata ed intempestiva azione da parte della Regione Lazio nella risposta al Covid sta provocando», scrive nella lettera aperta a Nicola Zingaretti, Guido Coen Tirelli, segretario regionale Anaao Assomed Lazio. «I casi restano in continuo aumento per le insufficienti misure di contenimento decise da governo e regioni, gli ospedali pubblici sono al collasso, con malati Covid ormai disseminati in tutti i reparti medici e chirurgici, senza adeguate misure di contenimento della diffusione dell’infezione agli altri degenti ed ai sanitari - aggiunge Coen Tirelli - Gli ospedali pubblici sono ormai diventati quasi tutti ospedali Covid, con utilizzo del personale medico fuori dalla propria disciplina, con i conseguenti elevatissimi rischi assistenziali e di contagio. Inutile dire che tutte le altre attività assistenziali, anche essenziali, per malati cardiologici, oncologici, nefropatici, neurologici, chirurgici, etc., sono pregiudicate in larga parte. Se questo stato di cose non si modifica subito con misure rigorose ed efficaci - sottolinea il segretario regionale Anaao Assomed Lazio - si va incontro al disastro con il rischio di perdere svariate migliaia di vite umane innocenti. Si tratta di una ecatombe che la Regione deve fermare, unitamente al disastro organizzativo che ha ormai causato. I medici e gli operatori sanitari del Lazio, in particolare gli operatori dei pronto soccorsi, sono stanchi ed allo stremo, e non sono più in grado di rispondere a proprie spese all’incapacità gestionale ed organizzativa degli Enti preposti, i cui atti sono improntati a modelli che per delicatezza potremmo definire ’autoreferentì ».

Per il sindacato «è ora di dire basta e di individuare le responsabilità di questo vero e proprio disastro, correndo ai ripari - continua Coen Tirelli -. Vanno fatte entro qualche giorno e non più, assunzioni dirette di medici e sanitari, ricorrendo agli specializzandi anche dei primi anni di scuola, vanno ricollocati immediatamente i letti Covid subito in reparti totalmente destinati ed attrezzati, anche ricorrendo al supporto dell’esercito e dei privati. I privati accreditati che hanno ricevuto risorse ingenti debbono aprire i letti domani ed accogliere i pazienti dai pronto soccorsi. I medici vanno posti in condizione di lavorare per dare assistenza reale sia ai malati Covid che agli altri malati, e vanno potenziate tutte le forme di erogazione di assistenza, compresa l’intramoenia in spazi privati a scelta del medico. Va riunita subito una cabina di regia ristretta in cui siano presenti l’Ordine dei medici, esponenti credibili del mondo scientifico e rappresentanza dei medici ospedalieri, con una composizione non superiore a sei-sette unità. In assenza di risposte immediate Anaao Assomed, il sindacato più rappresentativo dei medici e dirigenti sanitari, richiedendo l’adesione delle rappresentanze dei malati e degli utenti, avvierà - conclude il segretario regionale Anaao Assomed Lazio - azioni legali specifiche in sede civile e penale». 

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