vuoti di organico
Boom di contagi tra i vigili del fuoco. L'allarme del sindacato: situazione drammatica
Centosettantasei vigili del fuoco positivi al Coronavirus e 622 in isolamento fiduciario in Italia, 37 a Roma con 97 in isolamento con un collega della sede di via Genova trasportato in queste ore all'ospedale Celio. A denunciare il caso è Riccardo Ciofi, segretario generale del sindacato Fns Cisl di Roma Capitale e Rieti.
«Una situazione drammatica, con una seconda ondata di contagi devastante per il personale del Corpo - dichiara Ciofi - 176 casi positivi in Italia e 622 in isolamento fiduciario, 37 a Roma con 97 in isolamento, tra questi 9 positivi e 32 in isolamento alle scuole di formazione e un collega della sede di via Genova trasportato in queste ore all'ospedale Celio. Leggendo questi numeri la prima riflessione che viene in mente è che l'amministrazione dei vigili del fuoco a tutti i livelli sia arrivata impreparata a gestire questa nuova ondata di contagi con ripercussioni sul personale e sull'operatività sono devastanti».
Un contesto in continua evoluzione che sta creando dei vuoti organici che mettono in serie difficoltà determinati turni di servizio e alcune sedi come Nomentano, Tuscolano 2 e la Centrale. Nelle ultime ore diverse sigle sindacali, insieme alla Fns Cisl, hanno chiesto interventi atti a prevenire e delimitare il rischio di contagi fra il personale, ma tutti gli appelli sembrano essere, al momento, inascoltati.
«Ad oggi - aggiunge il segretario generale Fns di Roma Capitale - il dipartimento non ha ancora provveduto a fornire delle indicazioni certe al Comando sul numero di ore di straordinario destinato alla sostituzione del personale assente per evitare una osmosi di personale tra le sedi di servizio. Ancora non sono state forniti tutti i dpi necessari ad affrontare questa emergenza. Le mascherine, in particolare quelle chirurgiche, necessarie a garantire sicurezza al personale in servizio ne vengono date 2 mascherine chirurgiche per 15 giorni. Il tutto è inaccettabile, non vediamo una attenzione per i lavoratori. Inoltre, le igienizzazioni e le sanificazioni delle sedi di servizio a seguito della scoperta di nuovi casi di positività al virus non vengono fatte tempestivamente. Manca una seria organizzazione che intervenga con incisività sui problemi attuali e temiamo che a causa di questa poca attenzione che i casi possano aumentare».
«A seguito del nuovo dpcm - conclude Ciofi - e della precedente ordinanza regionale del lazio che hanno, di fatto, limitato le attività commerciali e gli spostamenti durante le ore notturne, abbiamo richiesto di modificare l'orario di lavoro in 24/72 per garantire un minor spostamento delle persone sul territorio e limitare questa ondata di contagi tra i vigili del fuoco della regione. Non abbiamo ricevuto risposte concrete e questo ritardo nel decidere ci preoccupa non poco. Dobbiamo, per prima cosa, tutelare i lavoratori del corpo e dare la possibilità al personale di operare con la massima sicurezza soprattutto per continuare a fornire il servizio di soccorso alla cittadinanza, essenziale per il Paese».