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Coprifuoco a Roma. Raggi batti un colpo

Susanna Novelli
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Immagini devastanti quelle della prima notte di coprifuoco nella Capitale. Una città deserta, arrabbiata e impaurita. E lo sarà di più al risveglio, quando le ulteriori misure restrittive che il governo si appresta a varare non faranno altro che rendere spettrale quel buio che avvolge strade e vetrine. Un momento drammatico in cui chi è chiamato alla responsabilità politica e amministrativa ha il dovere di fare di più. Di farsi guida di una comunità altrimenti abbandonata a se stessa. Faccia la sua parte, sindaco Raggi. Riapra la Ztl per evitare quello spettacolo indecoroso dei mezzi di trasporto stracolmi di gente che non ha alternative per andare al lavoro. Oramai, tanto, saremo costretti a muoverci solo per quello. Approfitti di questo periodo di «parziale» blocco - che poi così parziale non è - per dare un segnale di rinascita, nell’attesa. Faccia pulire le strade, svuotare i cassonetti, curare il verde urbano, sistemare - e non «rattoppare» - l’asfalto disastrato e perché no, magari rimettere in ordine una segnaletica, orizzontale e verticale, davvero imbarazzante. Non lo ha fatto durante i due mesi di blocco totale, perdendo tempo prezioso. Può farlo oggi, in via straordinaria. Perché i romani se lo meritano. E tra otto mesi andranno al voto.

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