Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Roma, commercianti in rivolta per la Ztl: così chiudiamo tutti. E scrivono alla Raggi

Esplora:

Damiana Verucci
  • a
  • a
  • a

Non si ferma la protesta dei commercianti ed esercenti del centro storico contro la riaccensione dei varchi Ztl. Dopo sit in di protesta ai varchi e diverse richieste di incontro, andate a vuoto, con la sindaca Raggi, Confcommercio Roma ha dato mandato al suo avvocato di procedere con un atto propulsivo, vale a dire una sorta di messa in mora per i dirigenti dell'Amministrazione comunale «colpevoli», a suo dire, di aver deciso per questo provvedimento senza sufficienti motivazioni di base. Nel documento, inviato ai vertici del Campidoglio sindaca in primis, si legge che «le imprese esercenti attività ubicate nelle aree soggette a Ztl hanno subito e subiscono ancora danni gravissimi derivanti dal lockdown e che, grazie alla sospensione temporanea dei varchi, avevano ricevuto una spinta positiva alla ripresa, ora però azzerata dalla mancata proroga oltre il 30 agosto della sospensione». In pratica, se emergenza c'era prima e proprio a questo fine i varchi erano stati disattivati per facilitare la mobilità dei cittadini non si capisce perché, a detta dell'Organizzazione che tutela gli interessi dei commercianti ed esercenti, ora questa emergenza non ci sia più se si va invece verso nuove restrizioni e se nel frattempo si è ancora di più complicata la situazione del trasporto pubblico con mezzi ai quali è stato imposto il limite di capienza.

Dunque, si legge ancora nell'atto, »per tutte le motivazioni che portarono il Comune di Roma a optare per la deroga temporanea alla vigenza della Ztl è possibile scorgere una chiara continuità, anzi forse una situazione ancora più problematica che dovrebbe indurre ad una nuova valutazione degli interessi di cui è portatrice Confcommercio Roma e i suoi aderenti».

«Ci aspettiamo che l'Amministrazione risponda a questo atto – dice David Sermoneta, Presidente del centro storico per Confcommercio Roma – in caso contrario non ci resta che il ricorso al Tar perché la situazione sta diventando davvero insostenibile per le nostre imprese. Non ci fermeremo questa volta, siamo compatti e uniti per l'unico obiettivo che è quello di far tornare i romani in centro ancora di più adesso che ci aspettano altre restrizioni e di sicuro nuovi cali di fatturato per le nostre attività commerciali e per tutto l'indotto che ruota attorno».

Secondo l'ultima indagine dell'Associazione di categoria nel mese di settembre le imprese del centro hanno registrato una riduzione dei ricavi fino al 15% in meno per il 42,4% delle aziende rispetto al periodo precedente la riattivazione

Dai blog