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Coronavirus, da oggi tutti in mascherina ma è caos sulle regole: nessuno sa come deve comportarsi

Antonio Sbraga
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L’unica cosa certa, per ora, è la sanzione: «400 euro se persiste il mancato rispetto della norma», avverte la Polizia locale di Roma, che annuncia l’avvio di controlli mirati per monitorare il rispetto della nuova ordinanza della Regione Lazio, in vigore da oggi, che prevede l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto sul territorio regionale. Gli agenti dovrebbero occuparsi inizialmente di sensibilizzare la cittadinanza sulle nuove misure, considerata l'entrata in vigore con un solo giorno di preavviso e senza manco le risposte ufficiali alle agognate domande frequenti, meglio conosciute con la sigla FAQ, annunciate ieri dalla Regione ma attese invano sul sito istituzionale fino a tarda serata. Soprattutto dai fumatori più incalliti: «Come faremo a fumare con la mascherina?».

Un interrogativo analogo se lo stanno ponendo per i loro clienti i vari esercizi di vendita di cibi da asporto, dalle gelaterie alle pizzerie a taglio: come si farà, con l’obbligo di mascherina, a farli consumare fuori dai negozi come fanno abitualmente? Per non parlare di quegli esercenti che manco dispongono di un locale vero e proprio: i vari tipi di ambulanti del crescente “street food”, il cibo di strada.

«Questa ulteriore restrizione delle libertà personali avrà un impatto pesante sulle persone e non può essere semplicemente imposta con una ordinanza, come ha fatto la giunta Zingaretti, ma deve avere un fondamento scientifico. Su quali studi si basa l’ordinanza?», chiedono i consiglieri regionali di Fdi, che attendono al varco «la maggioranza nel Consiglio straordinario di mercoledì». Un appuntamento che alla Pisana dovrà fare luce anche su altri problemi connessi all’emergenza-Covid: dai ritardi per le vaccinazioni antinfluenzali allo scontro con l’Ordine dei medici sull’annunciato coinvolgimento delle farmacie per la somministrazione delle dosi. «Noi abbiamo avviato la distribuzione dei vaccini a tutta la rete dei medici di medicina generale e pediatrica, nei prossimi giorni si completerà in modo che saranno in grado di avviare la vaccinazione alla popolazione ultrasessantenne e ai bambini da 0 a 6 anni», ha detto ieri Angelo Tanese, direttore generale dell’Asl Roma 1. Però già si è arrivati al terzo rinvio dall’originario avvio della campagna indicato nell’ordinanza regionale (“dal 15 settembre”).

Dopo il primo slittamento al “24 settembre” annunciato dall’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, e la seconda posticipazione del primo ottobre (giovedì scorso, infatti, è solo «partita la vaccinazione antinfluenzale per i nostri operatori sanitari»), alcune Asl, come la Roma 2 e la Roma 4, hanno infatti annunciato: «Dal 5 di ottobre parte la campagna». Mentre sulle «circa 400 farmacie nel territorio in grado di adempiere alla somministrazione dei vaccini», annunciate ieri dalla Regione è scontro con l’Ordine dei medici di Roma: «L’ordinanza di Zingaretti che permette questo non va bene perché i farmacisti non sono abilitati a fare vaccini - avverte il presidente, Antonio Magi - I farmacisti non hanno la formazione per reagire nel caso ci fossero situazioni di allergie o con soggetti fragili che necessitano un’attenzione particolare che solo il medico può avere. Spero intervenga il Ministero della Salute».

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