Willy Monteiro pestato a morte, la lezione della criminologa: servono educazione, famiglia e pene esemplari
«Un giovane 21enne italo-capoverdiano è stato massacrato a calci e pugni, punito con la morte per aver difeso un amico. Un ragazzo educato, calmo e dedito al lavoro, così lo descrivono amici e parenti. Per fortuna i quattro responsabili di questo scempio sono stati arrestati, e dal quel che si sa non sono sconosciuti alle forze dell’ordine, due di loro noti per i precedenti violenti». Dopo l'omicidio di Willy Monteiro avvenuto sabato notte a Colleferro (Roma) parla la criminologa Antonella Cortese. «Com’è possibile perdere la vita a soli 21 anni?! Ragazzi che uccidono senza un motivo, disturbo antisociale di personalità, un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti altrui, come la violazione delle regole morali e sociali nell’atto di soddisfare i propri desideri ed aspirazioni a scarsa empatia. Serve una nuova educazione . Educazione, famiglia e scuola. Auspico la magistratura dia una pena esemplare per quanto accaduto, in modo da far capire che con la violenza non risolve niente.», conclude Cortese.