l'attacco
Zingaretti polverizza la Raggi e ogni accordo: è la sindaca il problema di Roma
Mentre Movimento 5 Stelle e Pd continuano a discutere sulle alleanze nelle elezioni regionali e comunali, un dato appare certo: un punto d'incontro sulla figura di Virginia Raggi non ci sarà mai. La ricandidatura della sindaca di Roma a un secondo mandato, il terzo complessivo, viene vista come una iattura dai dem romani che, fin dal giorno dell'annuncio, attaccano a testa bassa. "Credo sia stata il principale problema di Roma degli ultimi anni", dice a chiare lettere il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti certificando come il rapporto fra i due sia gelido. Troppe le critiche da ambo le parti nel corso del tempo, a partire dal rimbalzo di responsabilità sulla questione rifiuti, problema atavico della Capitale. Secondo il segretario dem a Roma serve "voltare pagina" e costruire "una grande alleanza di rinnovamento che ridia alla città quello che merita". Una prospettiva che "non coincide con l'attuale sindacatura".
Un pensiero antitetico rispetto a quello del M5S. Secondo il capo politico Vito Crimi infatti la città "non è peggio di prima, anzi è migliorata". E questo è merito del lavoro effettuato dalla Raggi i cui frutti "si cominciano a vedere". Dal Movimento quello di Zingaretti viene visto come un no a priori sulla persona. Un atteggiamento che crea diversi mal di pancia. A prendersela con il presidente del Lazio sono soprattutto i "duri e puri" come Barbara Lezzi. "Chi offende Virginia Raggi, offende l'intero Movimento 5 Stelle", tuona la parlamentare pugliese secondo cui il Pd e la destra "Non riescono a contenere il livore verso colei che ha scardinato un sistema di potere che ha divorato la Capitale".
L'attacco più duro però arriva da Max Bugani, capo staff della sindaca. L'esortazione rivolta al segretario dem è quella di "darsi una registrata e fare un bel bagno di umiltà" davanti a una persona che "gira con un auto blindata per aver messo quei paletti alla mafia che a Roma non aveva mai messo nessuno". Non proprio le premesse ideali per un'alleanza fondata su solide basi.