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Il "generoso" Zingaretti. Rinnovata la ricca consulenza in Regione al fedelissimo

Francesco Storace
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Simone Petrangeli non resta a spasso. La Regione di Zingaretti è munifica con i suoi figli prediletti e per un altro anno e mezzo l’ex sindaco di Rieti incasserà ottimi quarantamila euro, esattamente come nel precedente anno e mezzo. La tromba porta bene.

La notizia l’ha data Chicco Costini per l’associazione culturale Area Rieti, con non poche perplessità di ordine politico. Quali sono – denuncia l’associazione – le “comprovate, particolari ed elevate professionalità e specializzazioni” vantate dal fortunato? “Dopo un anno e mezzo non sarebbe giusto e corretto che il consulente per la salvaguardia, la valorizzazione ed il potenziamento del tessuto socio-culturale della provincia di Rieti, raccontasse ai cittadini cosa ha prodotto in cambio di un compenso, che non dimentichiamo è pagato da loro stessi?”.

Ecco, proprio qui sta il punto. Liberissimo Zingaretti di regalare prebende a chi vuole, ma in presenza del rinnovo di un incarico ben remunerato, dovrebbe prevalere anche la necessità di capire che cosa si è fatto nella prima parte di un “mandato” assolutamente originale.

Anche perché il decreto di ri-nomina fa riferimento addirittura alle norme regionali sulla “riduzione dei costi della politica”. Dimenticando le ragioni di trasparenza che dovrebbero essere alla base di ogni incarico rinnovato: appunto, sapere che cosa si è fatto per meritare la conferma oltre che la indiscussa fedeltà al Capo supremo della regione Lazio.

Nulla di nulla, non c’è uno straccio di relazione. Eppure tutto avviene alla frettolosa, in questi caldi giorni di agosto, precisamente il giorno 3 con pubblicazione sul bollettino ufficiale della regione il 6 agosto. 

Et voilà, proprio nei giorni del caos determinato dal bonus da 600 euro sgraffignati da parlamentari nazionali e regionali oltre che da più poveri amministratori locali, brilla la stella del sempreverde e sempre rosso Simone Petrangeli con quattrini – e non pochi – a carico della collettività.

È la solita storia delle prebende dispensate senza che la pubblica opinione possa comprenderne il motivo, salvo poi mettere sotto accusa sempre chi c’era prima. Ma che dei problemi della provincia di Rieti debba occuparsi l’ex sindaco trombato del capoluogo è qualcosa che sembrava difficile da immaginare e persino da reiterare. Quasi una vendetta nei confronti del corpo elettorale che non riuscì a comprendere le alte qualità e competenze di Simone Petrangeli. Un gioiellino amministrativo a disposizione e i reatini lo hanno sprecato così. Ma per fortuna che c’è Nicola ad offrire un tozzo di pane. Abbondante.

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