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Processo Manuel Bortuzzo, pena ridotta per i due mancati killer

Andrea Ossino
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La pena è stata ridotta. Daniele Bazzano e Lorenzo Marinelli devono scontare 14 anni e 8 mesi di carcere. È questo il verdetto con cui i giudici della Corte d’Appello di Roma hanno condannato i due ragazzi accusati di aver tentato di uccidere Manuel Bortuzzo e la sua fidanzata Martina Rossi. I due mancati killer in primo grado erano stati condannati a scontare 16 anni di reclusione.  Ma adesso i giudici hanno certificato che gli imputati non cercarono di uccidere anche la ragazza, ma solo il campione di nuoto. Caduta una delle due accuse di tentato omicidio la pena è stata ridotta.

Gli atti in mano alla corte racchiudono quanto accaduto tra il 2 e il 3 febbraio scorso, quando poco prima delle due di notte, gli agenti arrivano all’Irish Pub O’Connel di piazza Eschilo. La rissa per cui intervengono è finita, ma i poliziotti sentono “tre colpi di arma da fuoco provenire dalla vicina via Menardo”. Lì, all’altezza del civico 29, di fronte al distributore automatico delle sigarette, vedono Manuel Bortuzzo. È disteso sull’asfalto e abbracciato alla fidanzata, Martina Rossi. Manuel, giovane promessa del nuoto italiano, è stato appena raggiunto da un proiettile che lo costringerà sulla sedia a Rotelle.

 

 

 

 

Lo sportivo ricorda perfettamente quel ragazzo che a bordo di uno scooter “aveva alzato il braccio impugnando una pistola, lo aveva puntato e aveva sparato due colpi” urlando “figlio di pu..na”. 

“A bordo (del motorino ndr) c’erano due ragazzi vestiti di nero che ridevano”, avrebbe successivamente riferito un testimone. 

Gli inquirenti capiscono subito il collegamento tra il tentato omicidio di Manuel e Martina e la precedente rissa interna al pub. I due ragazzi non hanno nulla a che vedere con quella baraonda. Non sono neanche entrati in quel locale. Ma Manuel quella sera indossa la stessa giacca “nera” di un ragazzo che poco prima ha preso a pugni in faccia Marinelli, durante una rissa nata a causa di un amico degli imputati che, ubriaco e molesto, avrebbe detto “che ca..o vuoi” a chi lo avrebbe invitato a uscire dal pub. Lo rivela Bazzano al padre, intercettato in carcere il 21 febbraio: “… quel poraccio…quello non cammina più…è tutto partito per un ‘che cazzo vuoi’”. 

Tra le diverse testimonianze acquisite dagli inquirenti c’è anche un ragazzo che afferma di aver parlato con un amico: “gli avrebbe riferito – si legge negli atti - il nome del soggetto che aveva sparato”. “Lo sanno tutti”, avrebbe detto il giovane per poi prendere il telefono dell’amico e scrivere il nome di “Lorenzo Marinelli senza proferire alcuna parola”. “Lo sanno tutti”, ma nessuno ha parlato, se non “disturbato” dalla polizia. Nonostante questo il caso è stato risolto. E oggi è arrivata la seconda condanna.

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