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Roma, vendetta social dopo il sonetto di Beppe Grillo: le valigie della Raggi pronte senza dillo
È un dibattito politico a colpi di rime e sonetti, rigorosamente in romanesco, quello che viaggia da qualche giorno sul web in riferimento all’operato di Virginia Raggi. Dopo il testo pubblicato da Beppe Grillo sul suo blog, nel quale il fondatore del M5s prendeva in prestito le parole di Franco Ferrari per chiosare "Virgì, Roma nun te merita", arriva sui social la risposta del regista e attore Tonino Tosto, non nuovo a "Pasquinate", sul palco e in Rete. «A quer che scrivi sei ’n vero giustizziere, che chi s’oppone è un viruse-bacillo - dice Tosto all’autore della composizione pro-Raggi -. Ma datosi che sei amico de Grillo e manco ce fai ride, fa er piacere: dijelo ar capo tuo de sta tranquillo, che jé daremo presto un dispiacere. Se sa ch’er tempo ve sta per scadere, le valiggie so pronte senza dillo».
Alle prossime elezioni comunali manca meno di un anno e, messi da parte i giochi di rime, il M5S deve sciogliere il nodo del terzo mandato, indispensabile per una nuova candidatura di Raggi, sempre che sia quella l’intenzione: in molti hanno letto nel sonetto un "saluto" da parte di Grillo alla prima cittadina. La sindaca peraltro è già alla sua seconda consiliatura a Palazzo Senatorio: la prima l’aveva fatta ai tempi di Ignazio Marino, quando era in forze nel primo gruppo M5S in Assemblea Capitolina, insieme a Daniele Frongia, Marcello De Vito ed Enrico Stefano. Nel 2016 la vittoria e l’arrivo in Campidoglio, della prima "sindaca" della storia di Roma.
In questi anni le difficoltà non sono mancate e, almeno una parte dei pentastellati, non ha lesinato critiche alla prima cittadina: ma Roma è città complessa, e in casa M5S sanno bene che cambiare candidato, per seguire la regola dello stop dopo i due mandati, tirerebbe il Movimento fuori dai giochi spazzando via ogni chance di vittoria. Anche per questo Alessandra Di Battista, con cui Raggi ha ottimi rapporti, ha già chiesto una deroga per i sindaci, mentre il leader politico Vito Crimi propone una votazione sulla piattaforma Rousseau per far decidere agli iscritti come superare l’ostacolo. Certo è che una decisione va presa, e in tempi rapidi, perché la campagna elettorale non è lontana, e il dibattito sulla gestione della Capitale già corre sul web in forma di rime baciate: «Qui la monnezza sta dappertutto - scrive Tosto - Ate curato ’r malato a pannicelli, facenno finta d’esse santarelli! ’N consijo: lassa a scrive sti libelli e leggi un pò de Gioachino Belli».