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Il giudice boccia le promozioni della Raggi

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“La Raggi promuove mentre il giudice del Lavoro boccia il Sindaco! Una vicenda tragica e comica al contempo. È di queste ore la sentenza che sancisce l’illegittimità del bando sulla promozione di quasi settecento funzionari, con tanto di aumento di stipendio fino a 16 mila euro ognuno. Una beffa per tutti i partecipanti alla selezione e caos per l'amministrazione”. Così, in una nota, il consigliere capogruppo regionale del Lazio, Enrico Cavallari (Italia Viva), già assessore capitolino al Personale.

“E non è nuova la sindaca a commettere errori madornali in materia di risorse umane. Alcuni fatti sono molto noti alle cronache, altri meno, come per esempio i 200 dipendenti neo-assunti che sono stati, in fretta e furia, comandati o addirittura trasferiti per sempre, presso altri enti. Praticamente selezionati, assunti e poi “ceduti” ad altri. Con tanto di sperpero di denaro speso da Roma Capitale per svolgere il concorso. Ennesima procedura peraltro contro legge, in quanto il personale deve necessariamente prestare servizio per 5 anni dall’assunzione prima di muoversi dagli uffici del comune di Roma” aggiunge Cavallari. “Come fosse casa propria, l'amministrazione grillina promuove e “sloggia” risorse a suo piacimento. C’è poco da sperare, a questo punto, anche nel concorsone annunciato: una maxi selezione con quiz e compiti scritti online, procedura singolare che punta a chiudersi in tempi da record e che lascia aperti dubbi su tanta fretta nonché incertezze su metodo e risultati. Mi auguro per i concorrenti che non  finisca in un'altra maxi-bocciatura pentastellata. Stavolta finale” conclude Cavallari.

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