Gli studenti tornano a lezione ma all'aperto
Dopo mesi di didattica online, a causa dell’emergenza Covid-19, gli studenti dell’Istituto Europeo di Design tornano a incontrarsi e a fare lezione insieme. In alcuni degli storici scenari della Capitale e, soprattutto, nel rispetto delle attuali misure di sicurezza. Il distanziamento verrà infatti trasformato in opportunità nel corso del ciclo La città insegna, che si articola in cinque lezioni all’aperto.
L’iniziativa nasce dalla volontà di IED di proporre ai suoi studenti una nuova ed efficace modalità di formazione, sfruttando l’esigenza della distanza e convertendola in un’occasione di confronto e non di allontanamento. “L’istruzione è un’esperienza che può avvenire ovunque se la si affronta con sguardo libero – afferma a proposito dell’iniziativa Laura Negrini, Direttore IED Roma. L’insegnamento che la scuola trasferisce allo studente deve tradursi in una reale capacità di rapportarsi a contesti diversi e sempre più estesi, come quelli urbani, reagendo agli imprevisti e imparando davvero dal mondo”.
Durante il ciclo La città insegna e i suoi appuntamenti, che si concluderanno il 26 giugno, Roma diventerà luogo ideale per l’apprendimento dei giovanissimi creativi IED. Le lezioni verranno svolte con l’utilizzo di ricetrasmittenti personali, per assicurare il rispetto delle norme di distanziamento in vigore, e coinvolgeranno in senso ampio tutte le discipline che animano l’Istituto: design, moda, arti visive e comunicazione.
Dallo studio del fregio della Colonna di Traiano come spunto per studiare uno storyboard pubblicitario si passerà così alla ricerca del significato semiotico di Ponte Sant’Angelo e delle sue dieci statue. Da uno shooting di moda realizzato all’interno del Parco degli Acquedotti si procederà allo studio delle texture delle piante e dei rapporti armonici della natura nell’Orto Botanico. L’idea di tramutare la città in un luogo di conoscenza, infine, si esprimerà attraverso un’azione prevista in Piazza del Campidoglio, dove saranno visualizzati strumenti di misurazione della distanza cautelativa, in grado di disegnare un’ideale classe a cielo aperto, ovvero uno spazio da abitare che possa favorire la relazione e non l’isolamento.