Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Monopattini elettrici, parla il capo dei vigili: non sono giochi, inasprire le sanzioni

Antonio Di Maggio, comandante della Polizia Locale di Roma, analizza pregi e difetti del nuovo mezzo di trasporto

Fernando M. Magliaro
  • a
  • a
  • a

«La questione delle norme è demandata al legislatore. I monopattini elettrici sono stati equiparati alle biciclette quindi valgono le norme contenute nel codice della strada». Antonio Di Maggio, comandante della Polizia Locale di Roma Capitale, è molto chiaro: se servono modifiche alle disposizioni sui monopattini, non possono farle i Comuni ma l’intervento spetta al Parlamento.
Comandante, siamo a otto incidenti in pochi giorni.
«Sì, abbiamo diramato una circolare a tutti i Gruppi proprio qualche giorno fa. In realtà l’uso dei monopattini è concentrato prevalentemente al centro. Gli incidenti avvenuti fino ad ora sono stati fortunatamente lievi ma quello dei monopattini potrebbe essere un problema invece che una risorsa ottima per snellire un certo tipo di traffico e ridurre l’inquinamento».

 


Quali sono le disposizioni impartite?
«Gli agenti possono fermare i monopattini ma solo in presenza di palesi violazioni del codice della strada».
Ad esempio?
«Ad esempio se vediamo andare in due. O se vediamo un sellino o qualche modifica».
Vi è già capitato?
«Fra i controlli che abbiamo effettuato le modifiche più comuni sono quelle fatte dai privati sui loro mezzi per aumentarne la potenza. Il Codice dice che il monopattino può avere una potenza non superiore a 500 watt che si traduce in una velocità massima di 20 km l’ora. In alcuni casi erano state apportate modifiche alla potenza per avere una maggiore velocità del mezzo».
E qual è la sanzione?
«A parte una multa che va da 200 a 800 euro, c’è il sequestro del mezzo che può anche essere distrutto. Semplice».

 

Comandate, da qualche settimana a Roma ci sono 4 diverse società di noleggio.
«Ovviamente questi monopattini elettrici a noleggio rispettano ogni riga del Codice della Strada. In questi casi, il problema è chi lo usa e come lo usa».
Spesso capita di vedere molti monopattini sfrecciare letteralmente in mezzo al traffico anche su strade importanti come le Consolari. O di vedere due persone sopra.
«Sì, vero. Il Codice della strada è molto chiaro: il monopattino è come una bicicletta, quindi deve sempre mantenere la destra; se è presente una pista ciclabile deve percorrere quella; non ci si può andare in due; il manubrio deve essere sempre libero, come le mani del conducente».
Che altro?
«Ad esempio, in caso di comitive, è obbligatorio procedere in fila indiana ed è assolutamente vietato andare affiancati. Non si possono trasportare animali o oggetti. Non è consentito né trainare né farsi trainare. Il monopattino può essere guidato solo da over 14 e per i minorenni è obbligatorio l’uso del casco. Ancora: di notte o comunque su strade con bassa illuminazione è necessario indossare o il giubbotto o le bretelle catarifrangenti».
Comandante, specie fra i più giovani, la sensazione è che molti non abbiano compreso che i monopattini sono un mezzo di trasporto ma che siano visti più come un gioco alla moda.
«Certamente ora che le giornate sono belle e il tempo è caldo è piacevole andare in giro così. E poi è una novità, peraltro da molti a lungo attesa. Quindi, sì ora è il momento del boom. Io lancio un appello: fate attenzione. I monopattini possono essere pericolosi: se si finisce contro un veicolo a motore ci si può fare davvero molto male. Non sono giocattoli e vanno usati con cautela».
Il fatto che non vi siano targhe può essere un problema?
«Il legislatore ha stabilito che non sia necessario targarli. Se serve, le modifiche deve farle il legislatore».
Da tecnico, quali modifiche potrebbe indicare?
«Non spetta a me dare indicazioni al Parlamento e al Governo, ma sicuramente un elemento da prendere in considerazione può essere l’inasprimento delle sanzioni».
In che senso?
«Oggi se i Vigili fermano qualcuno con un monopattino che commette una violazione viene elevata una multa che alla fine è piuttosto esigua (da 100 a 400 euro). Questo tipo di sanzione potrebbe essere inasprita».
Che altro?
«Mi viene in mente la possibilità che, qualora la violazione sia commessa da qualcuno patentato gli si possano scalare i punti dalla patente anche per aver contravvenuto al Codice non sulla macchina ma sul monopattino. Mi permetta però una cosa».
Dica.
«A tutti dico: rispettate il codice della strada. Fate attenzione perché i monopattini sono belli. Facciamo che rimangano tali per tutti».

Dai blog